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Luca Sacchi, nuovi guai per Princi: beccato a passeggio col cane, arrestato

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Poteva uscire dai domiciliari per fare un colloquio di lavoro ma non ha rispettato i tempi e al polso aveva il braccialetto elettronico. Nuovi guai giudiziari per Giovanni Princi, l’ex compagno di scuola di Luca Sacchi (il personal trainer ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 2019 con un colpo di pistola alla testa a Roma).

 

Già condannato in abbreviato lo scorso 22 giugno a 4 anni di reclusione per violazione della legge in materia di stupefacenti per aver fatto da intermediario assieme alla fidanzata di Luca, l’ucraina Anastasiya, nella trattativa, finita in tragedia con la morte di Sacchi, per l’acquisto di 15 kg di marijuana con il gruppo di San Basilio, Princi è stato arrestato per aver lasciato oltre il tempo consentito gli arresti domiciliari. La convalida dell’arresto, avvenuto ieri da parte dei carabinieri della stazione di Centocelle, è stata decisa dal tribunale di Roma questa mattina. In seguito all’allarme partito dal braccialetto elettronico, i militari si sono attivati e hanno sorpreso ieri Princi in strada con la sua fidanzata e il cane. Il ragazzo era stato autorizzato ad allontanarsi dall’abitazione per sostenere un colloquio di lavoro fissato a breve distanza e durato circa mezz’or. I carabinieri lo hanno trovato in strada oltre un’ora e un quarto dopo.

 

Il nome di Princi è entrato subito nella vicenda. “Come stai tesoro, sono tanto in pensiero per te” è l'ultimo messaggio inviato da lui ad Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi. Dai messaggi estrapolati dalle chat sui telefonini delle persone coinvolte, nelle ultime udienze si è scoperto che la fidanzata di Luca, subito dopo l'omicidio, cancellò l'applicazione Signal, utilizzata da tutto il gruppo di persone coinvolte, che garantisce un maggiore anonimato rispetto a Whatsapp. Anche la fidanzata di Princi, Clementina, scriveva ad Anastasiya per chiederle notizie: “Ti ho scritto prima su Signal” dice. “L'ho tolto” rispondeva Anastasiya.

 

mputati a processo sono in 5: Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due ventenni di San Basilio accusati di concorso in omicidio volontario insieme con Marcello De Propris, che consegnò ai due la pistola con cui è stato ucciso il personal trainer. Sul banco degli imputati anche il padre di De Propris, Armando, accusato della detenzione della pistola, e la fidanzata di Luca, Anastasiya. La giovane di origini ucraine figura come parte lesa per l'aggressione subita e come imputata, con l'accusa di violazione della legge sugli stupefacenti. In questo contesto Princi è stato condannato a 4 anni in abbreviato per violazione della legge sulla droga proprio per il tentativo di acquisto di 15 chili di marijuana mel cui ambito è poi maturato il delitto. 

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