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Castelnuovo di Porto, spaccio di eroina fuori dal centro accoglienza: arrestati quattro ex ospiti del Cara

Andrea Ossino
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Lo Stato li ospita in un centro di accoglienza. E loro hanno accolto i tossico dipendenti pronti a comprare ancora una dose di eroina. Sono stati i carabinieri della Stazione di Castelnuovo di Porto e i colleghi della Stazione di Monterotondo a scoprire il giro d’affari che ruotava intorno al “Centro di Accoglienza per i Richiedenti Asilo” di Castelnuovo di Porto, il Cara chiuso definitivamente nel mese di gennaio 2019 con decreto del Ministero dell’Interno. Un business che fruttava anche duemila euro al giorno e che adesso è costato il carcere a quattro ragazzi extracomunitari: un 23enne della Guinea, un 25enne del Mali e due cittadini del Gambia, di 22 e 24 anni. Durante la loro permanenza presso il centro hanno avviato un florido mercato della droga che poteva contare su oltre 200 clienti abituali sfruttando lo stesso Cara e anche alcuni edifici abbandonati che sono stati utilizzati come basi d’appoggio per la gestione e l’organizzazione degli affari illeciti.

Lo spaccio al dettaglio avveniva nell’arco delle 24 ore, con una vendita media giornaliera di circa 60 dosi di eroina. Un call center dedicato metteva in contatto pusher e clienti. Ma bastava andare fuori dal centro per conoscere il luogo dello scambio: il sottopassaggio della via Traversa del Grillo, la rotonda di via Tiberina o uno dei vicoli limitrofi alla struttura.

L’indagine, svolta con il supporto di intercettazioni telefoniche e di appostamenti, ha permesso ai Carabinieri di acquisire numerose fonti di prova, consentendo anche di arrestare in flagranza di reato alcuni spacciatori. Adesso sono a Rebibbia, in attesa della convalida dell’arresto.

 

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