Rientrano a Roma in quarantena dopo il giro del mondo in bici: "La tappa più surreale"
Daniele e Simona hanno raccontato la loro avventura sulla pagina Facebook Dai sette colli ai sette passi
Daniele e Simona hanno fatto il giro del mondo in bicicletta, più di duemila giorni di viaggio con tenda e attrezzature varie al seguito, e finalmente sono sbarcati a Roma con la città in piena quarantena da coronavirus. "Il cartello che non pensavamo avremmo visto così 'presto'", scrivono mostrando l'ingresso in città sulla pagina Facebook Dai sette colli ai sette passi dove hanno raccontato il loro viaggio. "Prime impressioni della città: la campagna romana è davvero bella; la spazzatura è davvero tanta; nonostante il blocco a noi è sembrato ci fossero comunque molte macchine; abbiamo incrociato un solo ciclista, un ragazzo che faceva le consegne per Glovo". "Dopo aver navigato per mezzo mondo, ci ritroviamo all'improvviso a studiare la mappa per districarci nella nostra città. Mai avremmo pensato di dover cercare la strada più idonea alle biciclette per rientrare a Roma da Fiumicino! Sarà la pedalata più assurda ed irreale di tutto il viaggio!", hanno raccontato dopo essere scesi dall'aereo che li ha portati a Roma dal Perù. "La Farnesina specifica per chi rientra dall'estero, di raggiungere il luogo della quarantena con mezzo proprio. Le nostre patenti sono scadute ormai da anni, ed il nostro unico mezzo è la bici. Abbiamo anche chiesto alla Regione Lazio, alla Protezione Civile Regionale e Nazionale e tutti ci hanno detto che si può e anzi qualcuno addirittura l'ha consigliato", raccontano i due ragazzi che dopo essere stati sette anni lontano da casa si trovano la propria città in lockdown.
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