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Regione Lazio, ultima follia: chi picchia vince una casa

Roberta Lombardi, prima firmataria della risoluzione

Un'abitazione ai mariti violenti è l'ultima follia alla Regione Lazio. La proposta strampalata che penalizza i mariti che si separano con civiltà

Franco Bechis
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L'idea è da lasciare senza fiato. La Regione Lazio sta pensando di offrire una casa a chi riempe di botte la propria consorte e viene costretto da provvedimenti giudiziari ad abbandonare il tetto nuziale. I consiglieri regionali ne stanno discutendo in commissione grazie a una risoluzione presentata da Roberta Lombardi del Movimento 5 stelle. Ed è davvero difficile capire cosa le sia saltato in testa: è una donna intelligente che ha messo però la firma sotto un testo folle. Dove si ricorda che giustamente quando un marito prende a pugni calci o legnate la consorte non dovrebbe più abitare sotto lo stesso tetto. E che lo stesso codice rosso prevede «l'allontanamento d'urgenza dei maltrattanti dalle rispettive case familiari». Ma in Regione Lazio si ha sempre il cuore tenero per i disgraziati, e così si pensa di prevedere «alloggi temporanei da destinare, nella fase di gestione dell'emergenza, ai maltrattanti che non dispongono di immediate soluzioni abitative alternative nella propria autonoma disponibilità». Una sorte di incomprensibile premio a chi fa violenza sulle donne dietro le mura domestiche. È un vizio che va per la maggiore dalle parti della Regione Lazio, che già si è distinta per strampalati testi sulla assegnazione di case popolari in via preferenziale a immigrati e rom. Il fatto è che... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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