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Tragliatella prepara la rivolta contro i rifiuti

rifiuti roma

Francesca Musaccchio
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«No discarica a Tragliatella». Nel XIV Municipio è partita la protesta contro il sito che dovrebbe accogliere i rifiuti di Roma. Alla fine, la scelta del Campidoglio è ricaduta su una cava che si trova all'interno del territorio comunale non lontanissimo dalle abitazioni. Il progetto dovrà muovere i primi passi tra le varie autorizzazioni, ma residenti e rappresentati del Municipio si stanno già organizzando con una raccolta firme e altre iniziative. La discarica, a differenza di quando accaduto per Malagrotta (che pure è andata avanti per decenni), dovrebbe avere carattere permanente. Sulla delibera, infatti, comparirebbe la parola «definitiva». E anche questo è uno degli aspetti che ha innescato la rivolta. Per approfondire leggi anche: ACCORDO SUI RIFIUTI, LA DISCARICA SORGERA' A TRAGLIATELLA «Il XIV Municipio potrebbe essere destinato a ricevere un nuova discarica per i rifiuti della Capitale, ipotesi che rigettiamo ai due mittenti responsabili di questa scelta: Virginia Raggi e Nicola Zingaretti» spiega a Il Tempo il consigliere di Fdi del XIV Municipio, Massimiliano Pirandola, già promotore della richiesta del Consiglio tematico da tenersi in loco alla presenza del sindaco e del presidente della Regione Lazio e dove il Pd municipale pare non abbia apposto la propria firma. «Sono numerosi i comitati spontanei già partiti contro questa ipotesi scellerata», aggiunge Pirandola. Venerdì sera, durante un incontro organizzato dal consigliere di Fdi, si è costituito il Comitato "No discarica a Tragliatella", «raccogliendo centinaia di firme in una sola serata, e domani (oggi, ndr) alle 16:30 parteciperemo all'incontro pubblico spontaneo organizzato dai residenti al centro anziani», aggiunge Pirandola. Domani alle 9.30, invece, «si terrà in Municipio la Conferenza dei Capigruppo per decidere quando fare questo importante Consiglio, nel quale presenteremo numerosi atti per scongiurare la bomba ecologica come la discarica, che metterebbe in ginocchio tutto un intero quadrante. É incredibile come nel 2020 le amministrazioni che governano a livello locale e nazionale, anche in accordo, decidano questo ritorno al passato senza considerare gli effetti devastanti per il territorio che una scelta di questa natura comporta». La discarica in questione dovrebbe sorgere in un'area dell'Agro Romano «già priva di servizi, in particolare di depurazione e di acqua potabile, popolata da migliaia di cittadini romani che faticano anche a raggiungere il Municipio per avere un certificato anagrafico - denuncia ancora l'esponente di Fdi - Dove sono le battaglie per i rifiuti zero dei Grillini, l'ecologismo rosso del Pd che non firma nemmeno la richiesta di Consiglio Municipale?».

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