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Omicidio Luca Sacchi, fanno tutti scena muta. E ora tocca ad Anastasiya

Andrea Ossino
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Valerio Del Grosso “non voleva uccidere”. Giovanni Princi “è addolorato per la morte dell'amico”. Ma entrambi, proprio come Marcello De Propris e Paolo Pirino, hanno fatto scena muta, evitando dunque di chiarire i molti punti oscuri che ruotano intorno all'omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer di 24 anni ucciso lo scorso 23 ottobre a pochi metri dal pub John Cabot, alle spalle del Parco della Caffarella. Per approfondire leggi anche: Soldi, droga, chat. Per Anastasiya scocca l'ora della verità “Non volevo uccidere nessuno, era la prima volta che prendevo un'arma in mano. Non so perché ho agito così”, ha detto davanti al gip Costantino De Robbio, in occasione dell'interrogatorio di garanzia, Valerio Del Grosso, in carcere perché accusato di omicidio, rapina, spaccio e porto illegale di armi. Una dichiarazione spontanea prima di trincerarsi dietro la facoltà di non rispondere. Per approfondire leggi anche: Valerio Del Grosso: non volevo uccidere, prima volta con un arma in mano Una scelta simile a quella adottata dagli altri complici accusati degli stessi reati, Paolo Pirino e Marcello De Propris, che non hanno neanche fatto dichiarazioni spontanee. Scena muta anche per Giovanni Princi, l'amico del liceo di Luca Sacchi in carcere per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. “Princi è addolorato per la morte del suo amico Luca, a cui era legato. Per lui è stata una vicenda dolorosissima", ha detto invece il suo avvocato, Massimo Pineschi. "So che anche i genitori di Princi sono sconvolti per quanto accaduto. Il mio assistito è scosso, è alla sua prima esperienza detentiva, potete immaginare come sta", ha aggiunto il difensore. "Valuteremo il ricorso al Riesame dopo avere letto tutti gli atti", spiega invece il legale dell'altro arrestato Marcello De Propris, coinvolto nella vicenda per aver fornito il revolver calibro 38 a Valerio Del Grosso. Tutti in silenzio. E domani è il giorno dell'interrogatorio della ragazza della vittima, Anastasiya Kylemnik.

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