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C'è la fila per salvare il Caffè Greco

Dal re del piumino, Moncler, alle grandi griffe piovono offerte per lo storico bar. Il gestore sfrattato e c'è chi sarebbe disposto a pagare 180mila euro al mese

Damiana Verucci
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Se l'Antico Caffè Greco è ormai molto probabilmente prossimo alla chiusura, ci sarebbe già la fila di brand internazionali pronti a subentrare nella sua gestione. Tra questi il noto marchio Moncler, che già ha un negozio a piazza di Spagna, ma che avrebbe all'ultimo mostrato incertezza di fronte al vincolo che impedirebbe di fatto di aprire un esercizio diverso da quello che c'è oggi. Sebbene nulla osterebbe a Moncler, come ad altri noti marchi, di avviare un caffè che porta il nome del prestigioso brand. Certo è che al momento la proprietà sta vagliando delle offerte che gli sono arrivate e sembra che gli interessati non avrebbero problemi a pagare quella cifra mensile a più zeri richiesta. Sì perché l'Ospedale Israelitico, proprietario delle mura, ha sfrattato due anni fa i gestori che negli ultimi dodici anni hanno pagato 17 mila euro al mese e che stanno tentando il tutto e per tutto per non andarsene nonostante domani sia previsto lo sfratto esecutivo con tanto di arrivo delle forze dell'ordine. La nuova richiesta sarebbe di circa 180 mila euro per circa 350 mq. di superficie che, stando alle ultime valutazioni immobiliari su quel segmento di strada a pochi passi da piazza di Spagna, sarebbe addirittura al di sotto dei valori di mercato. Significa che c'è chi su via Condotti paga molto di più. «Anche 300 mila euro al mese», chiosa... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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