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Ancora un rimpasto, la Raggi ricambia assessori

Fuori Baldassarre, Marzano, Castiglione e Gatta

Fernando M. Magliaro
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Virginia Raggi, sindaco di Roma, la chiama la “fase due” e lo presenta come la “svolta politica”ed è l'ennesimo rimpasto nella sua Giunta. Escono gli assessori Margherita Gatta (Lavori pubblici), Flavia Marzano (Semplificazione), Rosalba Castiglione (Patrimonio) e Laura Baldassarre (Sociale). E cambio per Linda Meleo che passa dai Trasporti ai Lavori pubblici. Entrano Pietro Calabrese ai Trasporti al posto della Meleo, Veronica Mammì alle Politiche sociali al posto della Baldassarre e Valentina Vivarelli alle Politiche abitative e Patrimonio. La delega alla Semplificazione torna alla Raggi che la somma a quella sui rifiuti. Le ultime rotazioni e nuovi ingressi erano stati Antonio De Santis, nominato la scorsa primavera con la delega del Personale, e Laura Fiorini, entrata in giunta pochi giorni fa con la delega al Verde.  Da ricordare la girandola al Bilancio (prima dell'attuale, Gianni Lemmetti, si erano avuti Marcello Minenna, Raffaele De Dominicis e Andrea Mazzillo), il dentro e fuori alle Partecipate (Massimo Colomban e Alessandro Gennaro), all'Ambiente (Paola Muraro e Pinuccia Montanari) e all'Urbanistica e Lavori pubblici (prima entrambe nelle mani di Paolo Berdini e poi spacchettate con Luca Montuori all'Urbanistica e l'ormai ex, Margherita Gatta, ai Lavori pubblici). Si infrange un altro tabù della vulgata grillina, quello del non poter ricoprire altri incarichi che non siano quelli per i quali si è stati eletti. Fino a oggi Enrico Stefàno, assessore ombra alla Mobilità, è sempre stato in pole position per succedere alla Meleo senza mai riuscire a superare questo scoglio: eletto consigliere, rimani consigliere per tutto il mandato.  Invece, ora - dopo le alleanza, i due mandati, lo streaming - due consiglieri, Pietro Calabrese e Valentina Vivarelli, passano di ruolo e diventano assessori. 

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