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Invece dei graffiti cancellano il cimelio

Il Comune fa rimuovere il "Vota Garibaldi" del '48 a Garbatella

Susanna Novelli
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«Verba volant scripta manent». Una locuzione latina forse ignota all'ignaro addetto al servizio decoro di Roma Capitale che deve aver pensato alla solita scritta goliardica su quel muro di Garbatella: «Vota Garibaldi Lista N.1». E invece no. Quello scritto è memoria storica ed è lì, in via Basilio Brollo dal 18 aprile 1948, ovvero dal giorno delle prime elezioni libere dopo il Fascismo e le prime dall'entrata in vigore della Costituzione italiana. Informazioni evidentemente «non note» all'ignaro operaio che con un batter di ciglia ha spazzato via quella vernice rossa, lasciando solo la malinconica pensilina che era stata messa proprio per proteggerla. Accanto la targa che ricordava il «restauro» del 2014 voluto dall'allora minisindaco Massimiliano Smeriglio. Ecco, magari sarebbe bastato leggerla e si sarebbero evitati il danno e la beffa. A... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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