Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Piovono rami nella scuola, il giardino vietato agli alunni

L'area verde transennata e i bambini reclusi in classe. In campo la Lega, Santori: "Mettere in sicurezza il parco e rimuovere le transenne"

Silvia Sfregola
  • a
  • a
  • a

Da ventitre giorni una lunga barriera di transenne taglia in due il giardino dell'Istituto comprensivo Parco degli Acquedotti, la mega scuola che ospita circa 1400 alunni servendo i quartieri Appio Claudio e Tuscolano nel quadrante sud-est della Capitale. È qui che lo scorso 30 gennaio è precipitato, proprio qualche istante prima che la campanella suonasse l'uscita della scuola, un ramo da uno dei pini alti 20 metri che circondano l'area verde dell'istituto di via Lemonia 226. Da allora ai piccoli allievi della materna Montessori (che frequentano il plesso della Casa dei Bambini), è vietato l'accesso al giardino, mentre per quelli della primaria (cinque classi) l'ora di ricreazione si è trasformata in un pericoloso percorso a ostacoli. «Le sezioni A e B della scuola dell'infanzia, circa 50 bambini, sono segregati in classe. Gli altri possono uscire ma sono costretti a giocare in un'area delimitata dalle transenne e che resta pericolosa dal momento che, oltre alla rimozione del ramo caduto, non è ancora stata bonificata nonostante i numerosi solleciti» racconta all'uscita di scuola una delle tante mamme preoccupate per la situazione in cui versa da settimane l'area verde. Il giorno dell'incidente sono stati i genitori stessi ad allertare i vigili del fuoco che, insieme a una pattuglia della polizia locale, sono giunti sul posto ed hanno poi provveduto, il giorno successivo, a far transennare l'intera area dopo aver rimosso il ramo piovuto giù all'improvviso. «Una tragedia sfiorata - racconta un'altra mamma - perché è accaduto poco prima dell'uscita dalla scuola quando tutti attraversano l'area verde per prendere i bambini». Adesso, per ragioni di sicurezza, l'accesso dal giardino è vietato per entrare e uscire dal plesso ma è proprio verso il parco interdetto che si aprirebbero le uscite di sicurezza in caso di pericolo. Dal canto suo la dirigente scolastica dell'Istituto, la dottoressa Cinzia Giacomobono, poco dopo l'incidente e la messa in sicurezza dell'area verde, avrebbe segnalato più volte il problema e chiesto l'intervento immediato all'Ufficio tecnico del Comune senza però ottenere alcun risultato. Da lì a poco infatti sarebbe esploso il rimpallo di responsabilità e competenze proprio tra Municipio e Campidoglio allungando inevitabilmente i tempi. «L'empasse burocratico - spiega un papà - sarebbe dovuto al fatto che la richiesta di intervento per il ramo caduto sarebbe avvenuta privatamente e non direttamente dalla scuola. In ogni caso - sottolinea - la competenza spetterebbe all'Ufficio tecnico del Campidoglio, e non all'Ufficio Giardini del VII Municipio, che dovrebbe quindi provvedere alla potatura degli alberi e alla successiva rimozione delle transenne». «L'ultima bonifica - ricorda ancora una mamma - è avvenuta lo scorso autunno in occasione dell'allerta rossa per l'ondata di maltempo con venti forti e piogge eccezionali. Poi nulla più». E la dirigente scolastica, interpellata più volte, non avrebbe ancora saputo dare risposte chiare ai numerosi genitori preoccupati. Di certo, per ora, c'è solo che cento bambini non possono più giocare in giardino mentre altri cento scorazzano nell'area «interdetta a metà» che da giardino di scuola si è trasformato in un pericoloso percorso ad ostacoli. In campo è scesa anche la Lega che chiede di mettere in sicurezza definitivamente l'area verde e rimuove le transenne per restituire il giardino ai bambini. "Una scuola letteralmente divisa in due - dichiara Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega - Questa è la realtà con cui fanno i conti da settimane centinaia di bambini dell'Istituto segregati in classe, a differenza dei loro coetanei di altre sezioni, che invece paradossalmente possono uscire a ridosso dell'area interdetta all'altra metà della popolazione scolastica per motivi di sicurezza. Ad aggravare questa situazione il rimpallo di responsabilità per cui sembrerebbe che si sia bloccata la richiesta di risoluzione del problema. Chiediamo che venga fatta immediatamente chiarezza su tali richieste ma, soprattutto, che la situazione si sblocchi e l'istituto venga messo in sicurezza. L'incolumità dei bambini del personale scolastico attraverso controlli e bonifiche dell'intera area verde devono essere prioritarie. Presenteremo a breve un'interrogazione al Campidoglio perché è intollerabile questa impasse sulla pelle degli alunni".

Dai blog