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Class action buche, il Campidoglio ci riprova: romani guardate dove camminate

Dalla memoria difensiva alla prima udienza sull'ammissibilità. Il Codacons: il Comune non cambia strategia

Maria Grazia Coletti
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"Romani, attenti a dove mettete i piedi". Dalla memoria difensiva alla prima udienza sull'ammissibilità della class action buche il Campidoglio non cambia strategia di difesa e insiste sullo scaricabarile: "Roma si sa che è piena di buche, camminate guardando per terra". Si è tenuta oggi dinanzi al Tribunale civile di Roma la prima udienza relativa alla class action contro buche e dissesto stradale promossa dal Codacons. Nel corso della seduta i legali del Comune (guidati dal capo dell'avvocatura Carlo Sportelli), scrive l'associazione in una nota, «non hanno smentito la linea difensiva contenuta nella memoria depositata in Tribunale, secondo cui è responsabilità del cittadino evitare le buche, dal momento che il dissesto stradale è un fatto noto che contraddistingue le strade della capitale». I legali dell'associazione hanno poi spiegato in udienza come l'azione riguardi tutti i cittadini e non solo quelli caduti o incappati in una buca, in quanto «ad essere leso è il diritto costituzionale assoluto alla libertà di movimento, con i romani oggi costretti a camminare a testa in giù scrutando continuamente strade e marciapiedi per evitare di cadere o di finire dentro voragini e buche». Il collegio giudicante, dopo aver ascoltato le parti, si è riservato di decidere nei prossimi giorni sull'ammissibilità della class action. Intanto, in relazione ad alcuni articoli di stampa pubblicati sul tema, il Campidoglio precisa che «non è stato affidato alcun intervento di manutenzione delle strade finanziato da sponsor privati». «La manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade di grande viabilità e municipali è a carico dell'Amministrazione Capitolina - si legge in una nota- che ha stanziato circa 150 milioni di euro nel nuovo bilancio di previsione 2019-2021, approvato a dicembre». «Il nuovo Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni, a cui fanno riferimento gli articoli in questione - prosegue il Campidoglio -, è stato approvato dalla Giunta Capitolina e ha iniziato il suo iter in Assemblea Capitolina per il voto definitivo: dopo 14 anni di attesa prevede norme generali che disciplinano gli strumenti e le modalità per attivare la partecipazione dei privati alle iniziative dell'Amministrazione nei vari ambiti della sua attività, con particolare attenzione alle azioni di mecenatismo e alla collaborazione con i privati volte alla conservazione e promozione dell'inestimabile patrimonio storico, artistico e archeologico della città. È previsto che le aree di intervento oggetto di sponsorizzazione verranno individuate annualmente dalla Giunta Capitolina, in coerenza con il Programma triennale dei lavori pubblici e il Programma biennale per l'acquisizione di forniture e servizi».

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