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All'Ex Dogana da gennaio stop ai rave

I gestori degli spazi allo Scalo rassicurano: "Niente più techno"

Matteo Vincenzoni
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«Da gennaio tutti gli eventi techno verranno spostati in un altro locale e l'Ex Dogana diventerà uno spazio sociale al servizio della cittadinanza». A quanto pare possono tirare un sospiro di sollievo i residenti di via dello Scalo San Lorenzo, che da due anni si battono per la tranquillità del loro sonno, minata dalle nottate techno organizzate negli spazi degli ex depositi ferroviari di San Lorenzo e che spesso si sono trasformate in veri e propri "rave" fino alle prime luci dell'alba. La notizia arriva direttamente dagli organizzatori di quelle serate e gestori degli spazi di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti. L'Ex Dogana ha contattato Il Tempo, dopo la pubblicazione, ieri, su queste stesse colonne, di un articolo intitolato «Il doppio gioco del Pd sull'Ex Dogana», in cui è stato svelato il ruolo "giocato" dal II Municipio di Roma e dalla sua presidente, Francesca Del Bello, che, pur rassicurando i residenti circa le azioni intraprese per salvaguardare il loro riposo notturno, ha lasciato che i suoi uffici amministrativi prorogassero, in alcuni casi documentati da Il Tempo, l'orario di chiusura dell'Ex Dogana ben oltre le due di notte, addirittura fino alle 6. La società ha dunque spiegato come si sia «sempre impegnata per evitare problemi attraverso un costante lavoro che è stato apprezzato sia dai residenti che dal comitato di quartiere. Se continueremo a gestire noi questo spazio, da gennaio tutti gli eventi techno verranno spostati in un altro locale e l'Ex Dogana diventerà uno spazio sociale al servizio della cittadinanza, cercando di concentrare gli sforzi in eventi di approfondimento culturale. Gli eventi musicali futuri che stiamo programmando saranno dedicati alla musica leggera per moderare le problematiche relative all'impatto delle frequenze basse, proprie della musica elettronica. Il protocollo siglato con i residenti e il Comitato di Quartiere - spiegano ancora gli organizzatori - vuole evitare il disturbo e cercare di condividere, insieme, questo percorso. Se la cittadinanza ha cambiato parere sull'Ex Dogana significa che abbiamo già fatto tanto, ma il bello deve ancora venire». Il riferimento a gennaio, non è casuale, visto che il contratto siglato dalla Mondo Mostre Skira S.r.l, affittuaria, e la Residenziale Immobiliare 2004 S.p.a. (partecipata al 75% da Cdp) scade proprio il mese prossimo. Così come non è casuale quel «se continueremo a gestire questo spazio». Ma per il dirigente della Lega a Roma, Fabrizio Santori, che ha sposato la battaglia dei residenti di via dello Scalo San Lorenzo, gennaio è lontano, troppo lontano, per «una situazione ormai fuori controllo». «Le feste senza soluzione di continuità hanno raggiunto livelli dei più scatenati rave, con musica ad alto volume fino al mattino. Da mesi i residenti lamentano notti insonni e rumori assordanti. Il tutto con il benestare della presidente del Municipio II Del Bello (Pd, ndr) che, anche dagli atti in nostro possesso, avrebbe agito per prorogare gli eventi fino alle 6 del mattino. L'ex Dogana è ormai il luogo preferito dalla sinistra radical chic, che qui organizza i suoi eventi politici, per poi cedere il passo al divertimento sfrenato di orde di ragazzi e ragazze che invadono la zona rendendola un inferno, tra parcheggi selvaggi, postumi di sbronze e, forse, sostanze stupefacenti. Per questo - conclude Santori - chiediamo l'intervento del Campidoglio e della Polizia locale per mettere fine a questo scempio e restituire ai cittadini la tranquillità persa».

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