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Siriano molesta donna a Torrevecchia. Salvata da un passante

L'aggressore bloccato da un ragazzo e consegnato ai carabinieri

Silvia Mancinelli
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L'ha molestata ripetutamente in via di Torrevecchia, tentando di baciarla davanti ai tanti passanti alle 18,10 di domenica scorsa. L'ha palpeggiata ripetendole frasi volgari davanti al circolo bocciofilo del quartiere, all'altezza del civico 1020, e le ha sputato quando la donna ha provato ad allontanarlo. A scongiurare la violenza l'intervento di alcuni testimoni che hanno messo in fuga l'uomo e chiamato i carabinieri. La vittima, una casalinga italiana uscita per una passeggiata da sola, non ha riportato ferite, a parte il forte spavento. Il suo aggressore, invece, è stato rintracciato a quasi tre chilometri di distanza, davanti a un distributore di benzina in via di Boccea. A bloccarlo un ragazzo al quale la donna aveva chiesto aiuto in lacrime e che lo ha rincorso in macchina consegnandolo ai militari. La vicinanza con il centro di accoglienza Enea (il cui guardiano è anche intervenuto in difesa della donna) avevano fatto pensare, in un primo momento, che il fermato - Dani Altheeb, siriano di 34 anni -, in quel momento senza documenti, fosse un ospite dello Sprar. L'uomo, invece, regolare in Italia dopo aver ottenuto asilo politico, non risulta nemmeno conosciuto dal personale della struttura: fermato dai carabinieri della stazione Madonna del Riposo, è stato trattenuto la notte nella camera di sicurezza della  caserma e poi giudicato con rito direttissimo. Niente carcere, tuttavia, per lui: rimesso in libertà con obbligo di firma è in attesa del processo. “Questa è l'ennesima dimostrazione che non esiste alcuna integrazione - ha commentato Simone Montagna, Casapound -. Sono anni che combattiamo contro questa immigrazione incontrollata”.  Gli stessi militanti di destra si erano ritrovati martedì scorso in via dei Laghi per un presidio davanti a un altro centro di accoglienza, il “Mondo migliore” indicato da Papa Francesco per offrire una temporanea assistenza a cento eritrei sbarcati dalla nave Diciotti. Ad accendere le polemiche fu, anche in quella occasione, il precedente di un altro ospite della struttura, un trentacinquenne gambiano sorpreso a girare nudo per le strade di Grottaferrata dopo aver aggredito un uomo e molestato una pensionata della zona: la sua foto diventò virale e, tre giorni dopo, venne arrestato a Caracalla dagli stessi carabinieri che lo avevano allontanato dai Castelli. Aveva tentato, ancora una volta, di violentare una donna. 

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