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Anche la Raggi si piega alla lobby delle okkupazioni

Ennesimo tentativo di sgombero del centro sociale Angelo Mai. Ma il vicesindaco Bergamo fa bloccare tutto

Francesca Musacchio
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Uno sgombero sospeso dopo poche ore. È finita così, almeno per il momento, la vicenda dell'Angelo Mai, lo spazio di produzione culturale situato nel parco di San Sebastiano in zona Caracalla. Ieri mattina la polizia municipale e i funzionari del Dipartimento Patrimonio del Campidoglio hanno apposto i sigilli alla struttura sulla base della delibera dell'ex commissario Francesco Paolo Tronca per il riordino del patrimonio immobiliare comunale. Sulla pagina Facebook è stato immediatamente lanciato l'appello: «Stanno sgomberando l'Angelo Mai, correte». Davanti ai cancelli, nel frattempo sigillati, si sono radunate decine di persone e la notizia si è sparsa velocemente cogliendo di sorpresa, pare, anche il Campidoglio. Il vicesindaco di Roma con delega alla Cultura, Luca Bergamo, ha infatti dichiarato: «Apprendo dalle agenzie di stampa che è in corso lo sgombero dell'Angelo Mai da parte degli uffici del Patrimonio di Roma Capitale di cui non ero informato. Alla luce delle informazioni disponibili ritengo necessaria la sospensione dell'azione per fare le necessarie e opportune valutazioni». E nel giro di poche ore qualcosa si è sbloccato. Nel pomeriggio, sempre sulla pagina Facebook dell'Angelo Mai, è stato pubblicato un messaggio in cui si dava l'annuncio: «Siamo rientrate e rientrati. Concessa la sospensiva di tre settimane. L'Angelo Mai è aperto!». A seguire è arrivato anche il commento di Bergamo: «Ringrazio il Dipartimento Patrimonio che ha preso atto delle motivazioni per cui avevo avanzato una richiesta di sospendere lo sgombero dell'Angelo Mai e ne ha disposto il differimento. L'Angelo Mai e altre esperienze simili in città sono importanti per la loro offerta culturale, per il patrimonio di relazioni umane e sociali che consentono di realizzare e per il presidio sul territorio che la loro presenza in molti casi assicura»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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