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Arrivano gli sfratti ma non ai prepotenti

La giunta si rimangia le promesse di pugno duro. Per le solite associazioni culturali c'è la sanatoria

Susanna Novelli
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Il blitz di ieri dei Movimenti per la Casa agli assessorati di Comune e Regione, in previsione della manifestazione del 18 marzo, è un messaggio forte e chiaro su quanto sta per accadere nella Capitale, dove l'emergenza abitativa è legata a doppio filo all'illegalità «concessa» dalla politica. La «toppa» preparata dalla giunta Raggi rischia, come al solito, di essere peggio del buco, anzi della voragine nella gestione del patrimonio capitolino. La delibera 19, a firma dell' assessore al Bilancio e Patrimonio, Andrea Mazzillo, è stata approvata dieci giorni fa dalla giunta e recepisce di fatto alcuni ordini del giorno approvati dall' Assemblea capitolina (ridotta a fare praticamente solo questo). Si tratta di una modifica "surreale" dei punti 4 e 5 della delibera 140 del 2015 di Ignazio Marino, con la quale si cercò, invano, di arginare il fenomeno di «Affittopoli». I punti 4 e 5 riguardano immobili e locali dati in «concessione» ad associazioni, enti... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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