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"Pandagate" e scontrini la first lady che resta sempre nell'ombra

rossana parisen toldin

Si chiama Rossana Parisen Toldin, da 25 anniè al fianco di Ignazio. Evocata per le cene ha fatto sempre una vita riservata

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Rossana Parisen Toldin, «chi?». La moglie di Ignazio Marino. «Ah, lady Marino». Una first lady piuttosto discreta, la signora del dimissionario più famoso del momento: pochi scatti, nessuna traccia di interviste o dichiarazioni e sfidiamo davvero chi sia in grado di riconoscerla solo dal nome. Una figura che è emersa, suo malgrado, per lo «scontrinogate» che ha coinvolto il marito ed ex sindaco di Roma, con la presunta cena tenuta proprio assieme a lei e finita nel calderone delle cene private pagate con la carta di credito del Campidoglio. Per il resto Rossana Parisen Toldin sarà ricordata come una consorte poco baciata dai riflettori, per volontà sua. Rare apparizioni mondane con il marito (una è stata per un'esibizione di Uto Ughi alla Basilica di Santa Maria Ara Coeli, «evento» non sfuggito ovviamente a Dagospia) a fronte, si dice, di una continua attività di impegno nel sociale. È stata lady Marino stessa a chiedere più volte ai cronisti e ai fotografi di rispettare il profilo basso col quale ha voluto accompagnare l'avventura politica del marito. Coerentemente con questo si sa poco del suo passato: la signora proviene da Monselice (cittadina veneta da cui è partita diciottenne in direzione Roma) ed è una ex infermiera del Policlinico Gemelli. Sposata con Ignazio Marino da più di venticinque anni, dalle poche immagini a disposizione spicca come una donna elegante e sobria. Prima dello scandalo degli scontrini, che ha fatto precipitare rovinosamente la situazione del marito, la sua popolarità è aumentata guarda caso per un altro guaio che ha coinvolto Marino. È accaduto con il «Pandagate», ossia l'odissea di multe e infrazioni della Ztl che ha coinvolto il primo cittadino e la sua Panda, alla cui guida probabilmente era la consorte. Ebbene, proprio l'autovettura incriminata, trovata con una targa diversa in divieto di sosta sotto casa dell'allora sindaco, si scoprì che era stata venduta – a prezzo politico e ritargata – proprio alla moglie. Il caso fu scoperto da Il Tempo, che fotografò la Panda rossa - ancora per l'ennesima volta in divieto di sosta - sotto casa di Marino. La targa poi non coincideva. Effettuate le ricerche di rito al Pra si è scoperto che il sindaco aveva venduto l'auto alla moglie che dopo l'ha fatta ritargare. Per qualche mese, poi, di nuovo il silenzio. Fino all'esplosione dello scandalo scontrini. Vicenda, quest'ultima, che non poteva non scatenare l'ironia del web: «La moglie di #Marino ha smentito di aver cenato con lui – si legge su Twitter - E che al loro matrimonio lei non l'aveva manco invitato». Se avessero scritto «Rossana Parisen Toldin» non avrebbe riso nessuno.  

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