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L'Acea spegne la luce perpetua

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Sessantamila distacchi già effettuati. Tombe al buio in tutti i cimiteri

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Acea spegne la luce votiva ai morosi dei cimiteri. Il distacco delle utenze, già 60mila tra Verano, Flaminio ed Ostia Antica, è il risultato dell'attività di accertamento sulla riscossione avviata dall'azienda già a settembre, dalla quale è appunto emerso che oltre il 50% dei beneficiari del servizio di illuminazione dei loculi non corrispondeva il canone richiesto, una quota fissa di 24 euro per «buco» totale che sfiora i 4 milioni di euro all'anno. Toccati dalla novità i cimiteri del Verano, Flaminio ed Ostia Antica più altri periferici come Castel di Guido, Maccarese, Isola Farnese e Santa Maria di Galeria: qui Acea garantisce l'illuminazione perpetua dei loculi, la manutenzione ed eventuali riparazioni in seguito ai guasti ad un costo annuale fisso di 24,64 euro, richiesti tramite l'invio della fattura direttamente a casa. La discrepanza tra numero di utenze, circa 300mila, e incassi è stato evidente fin dai primi controlli, ragion per cui Acea ha invitato tutti a regolarizzarsi: «Acea Distribuzione comunica che a partire dal 1° settembre 2014 - annunciava già a fine agosto l'azienda - sarà avviata un'attività di distacco massivo per le utenze cimiteriali che risultano morose: per evitare il distacco è necessario effettuare il pagamento delle fatture scadute utilizzando i bollettini premarcati già in vostro possesso oppure mediante bollettino bianco compilato». Come ha stimato Acea, al 31 agosto si contavano 163mila 167 utenti morosi sui complessivi 300mila, quasi la metà, quindi si è stabilito di procedere al distacco dei primi 60mila allacci partendo dai «debiti» più consistenti, maturati nel corso di anni di mancati pagamenti. Operazione spedita considerando che, oggi, circa il 95% di quelle 60mila posizioni si considera archiviata: luce staccata e inoltro del bollettino con gli arretrati dovuti. Una decisione inedita, quella dell'Acea, che spiega di aver avviato per la prima volta questo genere di controlli anche nei cimiteri vista l'entità degli ammanchi annuali, come detto quasi 4 milioni di euro che, nel tempo, si moltiplicano. Il passo successivo al distacco dell'utenza, del resto, è la riscossione del debito: ogni posizione sarà vagliata e, anche in questo caso, sarà recapitata la fattura delle quote dovute. A quel punto, regolarizzati i pagamenti, il servizio potrà essere ripristinato. Tra i destinatari, com'è immaginabile, c'è anche chi critica l'iniziativa come Maria C. in riferimento al cimitero del Verano: «Ho quattro tombe di parenti da vegliare, da mesi le luci di un loculo erano spente perché qualcuno aveva tagliato i cavi, credo si sia trattato di un atto vandalico di cui comunque io non ho colpa, e non ho pagato le bollette perché chiamando il numero verde di Acea non sono mai riuscita a mettermi in contatto con nessuno: insomma c'era un guasto, non ho potuto usufruire del servizio quindi è ingiusto tagliare l'allaccio e pretendere anche gli arretrati».

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