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Le 200 famiglie fantasma di via del Maggiolino

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Daniele Di [email protected] Vivono nella Capitale, ma per l'amministrazione è come se non esistessero. Mentre il disagio sociale nelle periferie esplodono, loro, circa duecento famiglie...

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Vivono nella Capitale, ma per l'amministrazione è come se non esistessero. Mentre il disagio sociale nelle periferie esplodono, loro, circa duecento famiglie di via del Maggiolino, combattono contro i gangli della burocrazia capitolina per vedersi riconosciuti diritti minimi come, ad esempio, la manutenzione stradale. C'è anche via del Maggiolino nel novero delle zone di Roma ad alto rischio. Perché i residenti, esasperati da anni, ormai non ce la fanno più. Via del Maggiolino collega la Prenestina alla Collatina ed è l'unica via di accesso al piano di zona di via Longoni. Una zona non lontana da Tor Sapienza. Per motivi ignoti, la strada, essendo al di fuori del perimetro del piano di zona, è stata constantemente ignorata dalle istituzioni. Nel frattempo duecento famiglie hanno acquistato casa e ci sono andate a vivere. Ma l'attenzione del Comune e del Municipio non è cambiata, lasciando la strada nell'abbandono più totale. Il Municipio, in particolare, tiene via del Maggiolino in condizioni disastrose perché, semplicemente, non se ne occupa. La strada fa parte del Consorzio Quarti dell'Omo. Il Municipio s'è sempre dichiarato incompetente a effettuare qualsiasi tipo di intervento, mentre il Consorzio non avrebbe fondi sufficienti per effettuare alcun tipo di riparazione. Le conseguenze sono semplici quanto devastanti per le duecento famiglie che ci vivono: buche, allagamenti, incidenti sono all'ordine del giorno e per ottenere un minimo di manutenzione i residenti, per ottenere qualche rattoppo, sono costretti ad augurarsi - com'è effettivamente avvenuto di recente - che vengano effettuati dei lavori dalla Acea o da aziende di telecomunicazioni. Eppure il Municipio - che pur si dice incompetente a intervenire - precepisce gli oneri collegati a tali interventi privati. La strada è senza marciapiedi, interessata dal continuo transito di mezzi pesanti, e rappresenta un pericolo reale per i residenti, gabbati due volte. Il transito degli autobus viene negato, perché l'azienda di trasporti non può derogare al Codice della strada. Eppure gli autoarticolati continuano a farvi manovra per entrare e uscire dai capannoni industriali e a sfrecciare a tutta velocità su una strada che, a causa delle voragini, di fatto è a senso unico alternato. Solo che a regolarlo ci pensa il buon senso degli automobilisti, con incidenti anche gravi frequentissimi. «Evidentemente questa condizione fa comodo a qualcuno. Anche i vigili urbani ci hanno detto che Comune e Municipio devono intervenire, ma nessuno fa nulla», attaccano i residenti che non chiedono altro che la strada divenga una strada con i requisiti previsti e che non metta a repentaglio la loro vita. «Anche andare a buttare la spazzatura è un'avventura. Le nostre case hanno subìto una grave svalutazione per colpa delle attività logistiche. Ci viene negata l'agibilità stradale pur pagando regolarmente tutti tributi previsti. Forse avremmo fatto meglio a occupare abusivamente l'ex Hotel Eurostar. Avremmo risparmiato e ci sentiremmo anche meno umiliati...», è lo sfogo dei residenti.

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