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La Guardia di Finanza sequestra il maxi tesoro di Diabolik: 2,3 milioni di euro

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Lo storico capo ultrà della Lazio è già in carcere accusato di traffico di droga 

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Altro colpo per Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik: la Guardia di Finanza di Roma, ha sottoposto a sequestro immobili, autovetture, partecipazioni societarie e rapporti finanziari, per un valore complessivo di stima di oltre 2.300.000,00 euro. Diabolik, uno dei degli storici capi della tifoseria laziale è attualmente detenuto presso il carcare di Rebibbia, arrestato il 24 settembre 2013 perché ritenuto promotore, finanziatore e organizzatore dell'acquisto di ingenti quantitativi di hashish, provenienti dalla Spagna, successivamente introdotti nel territorio nazionale tramite “corrieri”. Le indagini, avviate nell'aprile scorso su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, hanno consentito di confermare e rafforzare le prove acquisite in precedenza; a destare sospetto era soprattutto il notevole tenore di vita di Diabolik e della sua famiglia, a fronte dei modesti redditi dichiarati. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire la rete dei suoi interessi commerciali legati alla commercializzazione dei gadget della sua squadra del cuore, tra cui la riproduzione, in svariare forme, dell'immagine di Mister Enrich, un vecchio fumetto inglese, divenuto nel tempo il simboli del gruppo degli “IRRIDUCIBILI”. Piscitelli deteneva un enorme giro di investimenti, localizzati nella città di Roma e nell'area dei castelli romani, servendosi, per tale scopo, del coniuge e di una delle figlie conviventi. Inoltre, gli è stato sequestrato un fondo comune e l'intero patrimonio di un'associazione culturale, con sede a Roma, gestita insieme ad altre figure di spicco della frangia estrema della tifoseria laziale, che aveva come scopo l'attività di “organizzazioni per fini culturali, ricreativi” insieme a 3 autoveicoli di grossa cilindrata.  

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