Prima il terremoto e poi la nevicata
SUBIACO Bianco e brusco risveglio, agitato da due scosse di terremoto dopo la ventina di centimetri di neve caduti sui punti di più alta quota, nel Parco dei Monti Simbruini. Una scossa sismica di...
SUBIACO Bianco e brusco risveglio, agitato da due scosse di terremoto dopo la ventina di centimetri di neve caduti sui punti di più alta quota, nel Parco dei Monti Simbruini. Una scossa sismica di magnitudo 2.7 della scala Richter è stata avvertita alle 8. 33, seguita poco dopo, alle 8. 49 da una replica di magnitudo 2.9. Non sono stati segnalati danni nei sette Comuni dell'area protetta più grande del Lazio. Ma nei due centri del versante ciociaro, Filettino e Trevi, i sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole, sia ieri che oggi. Meno avvertite le scosse nei cinque Comuni della provincia di Roma, dove la neve ha beneficiato soprattutto la stazione sciistica di Monte Livata. Un'autentica manna bianca dal cielo, dopo molti giorni di pioggia, per le sei piste di Monna dell'Orso, servite dalla nuova seggiovia quadriposto, dove ci sono un'ottantina di centimetri di neve. Quasi sessanta, invece, lungo la pista tricolore di fondo di Campo dell'Osso, regolarmente battuta per i praticanti dello sci nordico. Ma anche i patiti delle tavole si stanno preparando per il primo raduno di snowboarder del Red Erik Snowboard Club di Livata, aperto a tutti a partire dalle nove. E mentre gli appassionati delle vecchie ciaspole e del moderno nordic walking si organizzano in gruppi, per i bambini che vogliono imparare a sciare la Comunità montana dell'Aniene sta organizzando una serie di soggiorni sulla Montagna della Capitale per portare sulle piste da sci i ragazzi tra i 6 e i 14 anni residenti nei 31 Comuni del comprensorio.
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