Il vescovo Semeraro mette la parola fine al liceo classico Benedetto XV
GROTTAFERRATA Doveva essere l'anno del rilancio ed invece sembrerebbe essere l'anno della chiusura dei battenti. Tempi durissimi per il liceo classico «Benedetto XV» di Grottaferrata, alle dirette...
GROTTAFERRATA Doveva essere l'anno del rilancio ed invece sembrerebbe essere l'anno della chiusura dei battenti. Tempi durissimi per il liceo classico «Benedetto XV» di Grottaferrata, alle dirette dipendenze dell'Abbazia di San Nilo. Con una mossa a sorpresa il 22 gennaio il vescovo Marcello Semeraro, nominato esarca – ovvero vescovo della microdiocesi – del monastero criptense da Papa Francesco lo scorso 4 novembre, ha decretato la chiusura dell'istituto scolastico. Per crisi. D'altra parte in questi ultimi anni il «Benedetto XV», pur dotato di grandi potenzialità, non ha certo goduto di eccezionale salute ed oggi conta poche decine di studenti. Eppure nello scorso dicembre la direzione aveva annunciato l'apertura di due nuovi indirizzi per l'anno scolastico 2014-15: il liceo scientifico ed il liceo linguistico proprio per risollevare le sorti del «Benedetto XV». Tanto che il 21 dicembre, proprio dopo la messa celebrata da Semeraro, si era tenuto l' «Open day» nel quale era stato presentato il percorso di rilancio della storica scuola. Sabato scorso il preside Carmelo Pandolfi ha organizzato un incontro con i genitori per presentare l'inattesa novità che è arrivata come un fulmine a ciel in via di rasserenamento. Proprio in quell'occasione i genitori hanno deciso di promuovere una azione di protesta costituendosi in un comitato - al momento spontaneo - al fine di avviare una serie di iniziative a tutela dell'istituto, non ultima quella di incontrare il vescovo per manifestare il loro dissenso ma anche di darne notizia direttamente al Santo Padre. Oggi pomeriggio alle 17 gli stessi genitori si sono autoconvocati in assemblea per formalizzare le prossime mosse e per concretizzare un'azione di protesta che vuole salvare l'istituto. La vicenda e la mobilitazione in atto ricorda da vicino quanto accaduto nel novembre 2012 nella vicina Frascati quando a rischio chiusura (per il momento scongiurata) era stato l'istituto Calasanzio, fondato quasi 400 anni fa dal santo ed oggi scuola popolare più antica d'Europa. Altra storia, altra vicenda, altre prospettive. Ma genitori e docenti non molleranno facilmente la presa.
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