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Valle Galeria in piazza Sfila anche Alemanno e Clini lo «bacchetta»

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Dettopiù chiaramente «se Alemanno andasse a manifestare lo troverei sconcertante». Da giorni il ministro all'Ambiente Clini mette in guardia, politica e istituzioni, sul rischio «contaminazione» che per la Valle Galeria, in queste ore, non assume solo il senso del «tal quale» che continua a finire a Malagrotta. L'attenzione è tutta puntata sulla manifestazione di questa mattina, organizzata dai comitati anti-discarica contro le ultime scelte del commissario Sottile (proroga di Malagrotta e autorizzazione della vicina Monti dell'Ortaccio), e in particolare sulla partecipazione, già data per certa dai residenti, del sindaco di Roma, fatto che ha attirato le polemiche sebbene, fin dall'inizio, Alemanno si sia dichiarato apertamente contrario all'allestimento del nuovo sito di proprietà, anch'esso, di Cerroni: «Clini ha sottolineato come la scelta di Monti dell'Ortaccio e la proroga di Malagrotta possano essere riviste nell'ambito di una strategia globale», ha ribadito ieri. «Protesta contro se stesso», ha ironizzato il Pd, mentre comunque si moltiplicano le adesioni, da Sel ai Verdi e probabilmente anche di Giorgia Meloni. L'appuntamento è alle 10 a Ponte Malnome, tra via di Malagrotta e via della Pisana, già teatro, la settimana scorsa, di un primo blocco simbolico dei mezzi Ama, che ha creato disagi e rallentamenti nel sistema di raccolta in tutta la capitale. Sul piano tecnico, si attende invece la pubblicazione, e la presentazione prevista per lunedì, del decreto firmato da Clini, che in attesa di formalizzare la seconda nomina di Sottile a «supercommissario» ha anticipato la volontà di evitare l'emergenza «allargando» i confini territoriali d'intervento, ovvero sfruttando impianti e discariche già presenti sul territorio laziale comprese quelle situazioni che non funzionano a regime oppure bloccate da anni in Regione. L'obiettivo, ha spiegato, è «l'autosufficienza del Lazio», mentre esclude l'ipotesi di un trasferimento dell'indifferenziato all'estero, procedura per la quale è stato comunque pubblicato l'ultimo bando dell'Ama. «Nessun nuovo impianto - ha assicurato Clini - ma sbocco delle autorizzazioni già avviate da troppo tempo», sia per i Tmb sia per la produzione del compost. In vista del vertice di lunedì, sono arrivate le prime domande di partecipazione inoltrate dal ministero alle varie aziende, oltre ad Ama e Acea, interessate dal ciclo dei rifiuti. Nella lista dei destinatari ci sono la Kylos srl, che si è già occupata dello smaltimento della frazione organica per il comune di Guidonia, la Mad.Gts srl di Nettuno, proponente del progetto di impianto di stoccaggio e trattamento dei rifiuti urbani, speciali pericolosi e non nel comune di Pomezia, località Solforata, e la Refecta di Cisterna di Latina, dove gestisce un impianto di trattamento dei rifiuti provenienti da differenziata. Pensano, queste aziende, che quello di lunedì sarà un tavolo interlocutorio, durante il quale il ministro presenterà il suo decreto e con l'occasione testerà le potenzialità dei vari territori, sempre nella logica dell'autosufficienza. Oggi scenderanno in piazza col tricolore anche i minisindaci di XV e XVI municipio, Paris e Bellini: «Speriamo vengano confermate quelle dichiarazioni del ministro Clini che sembrano escludere l'invio di rifiuti non trattati a Malagrotta e l'autorizzazione per l'apertura di Monti dell'Ortaccio». Mentre i residenti che contano sulla partecipazione di Alemanno («sarà una manifestazione assolutamente pacifica, come sempre, l'abbiamo invitato proprio per fare domande ed avere risposte») hanno le idee chiare sui paletti che vogliono siano messi: «Chiediamo che venga ritirata l'autorizzazione per Monti dell'Ortaccio, che sia chiusa la conferenza dei servizi archiviando definitivamente il sito come inidoneo e vengano autorizzati impianti di riciclo e compostaggio». Erica Dellapasqua

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