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Sbloccati i fondi per gli stipendi dell'Idi-San Carlo

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Il commissario alla sanità del Lazio Enrico Bondi ha infatti annunciato ieri l'avvio della procedura di liquidazione a favore dei dipendenti, che non percepiscono lo stipendio da agosto. Dopo l'incontro del 4 dicembre tra Bondi e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il Tribunale fallimentare si è pronunciato a favore della liquidazione delle fatture relative al corrente maturato dal 24 ottobre, per un importo di circa 5 milioni di euro. I fondi saranno disponibili domani e la mensilità di novembre verrà pagata la prossima settimana. Una parziale vittoria per i lavoratori: quella somma basta per uno stipendio. Gli esponenti del Parito democratico Enrico Gasbarra, Nicola Zingaretti, David Sassoli e Ignazio Marino gridano vittoria, ricordando l'impegno dei democratici per i lavoratori dell'Idi-San Carlo e stigmatizzando le lacune della Regione, guidata dalla Polverini e dal centrodestra. Il Pd continuerà a vigiliare - fanno sapere i dirigenti democratici - affinché si arrivi al pagamento di tutti i creditori salvando la continuità assistenziale e affinché venga tutelato il polo d'eccellenza e i diritti di lavoratori e pazienti. Intanto ieri in Campidoglio si è svolto il vertice sull'Idi con il sindaco Gianni Alemanno, il senatore Pdl Domenico Gramazio e i vertici della struttura. Alemanno ha garantito l'impegno «a sollecitare le banche a cui la proprietà chiederà un prestito ponte per pagare gli stipendi arretrati. Nei confronti di questi istituti di credito ci sarà un invito anche da parte nostra a dare una risposta concreta e rapida. La proprietà si è impeganta a presentare il piano industriale prima di Natale in modo da permettere di poter aprire un confronto con i sindacati. Dal piano industriale dipenderà la salvaguardia dei posti di lavoro». Alemanno ha invitato i lavoratori a sospendere lo stato d'agitazione. Il piano industriale verrà discusso subito dopo Natale. Per quanto riguarda le somme pregresse, il sindaco ha spiegato che «è difficilissimo recuperarle, bloccate presso i giudici fallimentari». Giudici che - ha spiegato Gramazio - hanno comunque «già chiarito che in presenza di un piano industriale, dopo la sua verifica, si potrà arrivare allo sblocco dei restanti 37 milioni». Sulla crisi dell'Idi, il dg Mario Braga ha spiegato che la crisi «è frutto di diversi aspetti. Sicuramente un meccanismo non controllato di gestione dei flussi di cassa degli ospedali su cui non entro nel dettaglio perché sta indagando la magistratura. Ci sono state anche gestioni non accorte delle attività che stiamo cercando di razionalizzare». «Idi e San Carlo - ha assicurato Braga - manterranno le stesse caratteristiche di ospedale di ricerca e cura a carattere scientifico e dermatologico e ospedale generale di zona. Ci sono però delle modifiche che stiamo chiedendo alla Regione che riguardano la configurazione in termini di quantità di posti letto con una parziale riduzione». Braga ha inoltre reso noto di aver avuto la disponibilità di Alemanno «a rivedere le modalità con cui il Comune deve ricevere da parte dei cittadini il pagamento dell'Imu e cercherà di intervenire per invitare le banche ad essere meno aggressive nei confronti del personale dell'Idi per quanto riguarda i mutui». Braga ha spiegato che «la Asl ci sta affiancando nell'accelerare tutte le procedure burocratiche per arrivare alla certificazione dei crediti che Idi e San Carlo produranno nei prossimi mesi».

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