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I nuovi criteri premiano le categorie più deboli

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Categorieche fino a poco tempo fa risultavano praticamente invisibili, o quasi. Vertono su di esse i nuovi criteri di assegnazione per l'accesso alle case popolari. Criteri che la Giunta Capitolina, presieduta dal sindaco Alemanno, ha approvato, su proposta dell'assessore alle Politiche del Patrimonio e della Casa, Lucia Funari, all'incirca un mese fa. «Una novità storica», come l'ha definita il sindaco Alemanno dopo il tempo trascorso dall'ultimo bando, pubblicato nel 2000. Quello che arriva dopo ben 12 anni rivoluziona i vecchi criteri, che vertevano quasi esclusivamente sullo sfratto esecutivo. Sostanzialmente solo chi veniva sfrattato riusciva ad acquisire un punteggio elevato per entrare in graduatoria con la speranza di ottenere un alloggio. Nel nuovo regolamento vengono adottati criteri che prevedono una forte tutela nei confronti delle categorie particolarmente bisognose e fragili. «Il documento è stato il frutto di un intenso lavoro di analisi del disagio sociale della Capitale, spiega una nota dell'assessorato alle Politiche Abitative». 18 saranno i punti assegnati ai senza fissa dimora. 17 quelli attribuiti alle persone assistite dai Servizi sociali. 16 punti alle famiglie che presentano, all'interno del nucleo, un caso di disabilità. Gli over 65 avranno 14 punti. Stessa cosa vale per le famiglie con tre o più figli a carico. Un esempio concreto dell'attenzione dell'amministrazione comunale verso le categorie deboli riguarda il particolare caso degli ex custodi e portieri di edifici pubblici che all'inizio del loro lavoro ebbero un alloggio assegnatogli dal comune e che ora rischiano di trovarsi improvvisamente senza dimora. L'assessore Lucia Funari ha dichiarato: «Ci impegneremo ad inserirvi, come categoria, nella graduatoria per l'ottenimento di un alloggio popolare. Abbiamo deciso di assegnarvi un punteggio molto alto. Nel nuovo bando di dicembre, voi sarete inseriti con 15 punti. La novità riguarderà, tutte le persone che, in base alle verifiche effettuate dal Comune, sono risultate sprovviste di altro alloggio». Con la pubblicazione del nuovo bando il 2013 sarà, forse, l'anno in cui l'emergenza case sarà un vecchio incubo. Ann. Car.

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