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Alemanno va dal Cav Gasbarra da Bersani

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Domenica iniziativa degli ex An. Nasce una nuova lista

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Loscenario comunque è cambiato e la prospettiva per il Campidoglio si chiarirà probabilmente tra oggi e domani, quando si svolgeranno gli incontri del sindaco con Silvio Berlusconi e, dall'altro fronte, del segretario regionale del Pd, Enrico Gasbarra con Pier Luigi Bersani. Entrambi parleranno del quadro nazionale, di quello regionale e, soprattutto di quello capitolino. Il primo perché punta sull'election day e dunque l'opportunità di ricandidarsi su Roma da una parte e rappresentare a livello nazionale una nuova formazione politica. Del resto, proprio ieri Alemanno, rispondendo a una battuta della deputata Lanzillotta che lo aveva definito «sindaco in via di rinnovo», ha ricordato un saggio detto calabrese: «Siamo tutti segnati a matita». Di tempo per "cancellare" tuttavia ce n'è ancora parecchio. Da scoprire se si tratta di Campidoglio o di qualcosa di diverso. Domenica mattina infatti, Alemanno insieme al senatore Augello, dovrebbe annunciare la nascita di un nuovo movimento di sindaci e presidenti, ovvero un partito del territorio, per il territorio, "federato" a quel che resta del Pdl, cioè a Berlusconi. L'annuncio del resto, così come l'evento organizzato da Giorgia Meloni, avverrebbe il 16 dicembre, giorno del le primarie del Pdl, poi naufragate. Per questo la scelta dell'election day che includa le tre tornate elettorali, ovvero regionali, politiche e comunali, è decisiva. Meno convinto il Pd, che punterebbe a scorporare almeno le comunali ma la consapevolezza di non poter tenere la Capitale sei mesi in campagna elettorale, può far cadere in fretta gli ultimi indugi. L'election day, e per di più in tempi così stretti, eliminerebbe anche un altro "scoglio", quello delle primarie. Queste ultime sembrano diventare più un ostacolo che un'opportunità. Non solo per la moltitudine delle candidature ma perché, essendo primarie di coalizione e non di partito, a differenza delle nazionali, il loro svolgimento impedirebbe di fatto un'alleanza già al primo turno con i "moderati", ovvero gli ex Udc nella lista in appoggio a Monti. Alleanza già respinta al mittente da Sel che, su Roma, ha preso il 23% del consenso alle primarie nazionali e che ieri, con Vendola, ha strizzato l'occhio al ministro Barca. Un nodo che solo il segretario del Pd Lazio Gasbarra è in grado di sciogliere. Da candidato unitario a sindaco di Roma.

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