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Anche Cesare Stalin e Pippo hanno chiesto di poter votare

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Tuttihanno prodotto validissimi motivi che gli ha impedito una settimana fa di votare al primo turno. Nikita Kruscev, primo leader sovietivo a visitare gli Usa e successore di Stalin al Cremlino, era impegnato per il week-end a Mosca. Il leader Udc Pier Ferdinando Casini, invece, chiedendo l'iscrizione via mail ha candidamente ammesso: «Stavo inseguendo Bersani». E che dire della «contrazione gastrica» di Topo Gigio e del «colpo della strega» di Gaio Giulio Cesare? Pippo invece aveva bucato una gomma mentre si recava al seggio. Naturalmente, si tratta di richieste d'iscrizione taroccate, come migliaia di altre. Tutte riconducibili, secondo il Comitato provinciale di garanzia, a un unico server vicino all'associazione «Domenica io voto». La guerra tra il segretario del Pd Per Luigi Bersani e il sindaco di Firenze Matteo Renzi non risparmia la Capitale. Tanto che i garanti hanno dovuto lavorare tutto venerdì fino a notte fonda per scremare le domande. Il Comitato Italia Bene Comune del Lazio e le relative commissioni provinciali hanno preso in esame 17.847 richieste di nuova registrazione nell'albo degli elettori per il ballottaggio, pervenute il 29 e il 30 novembre. Le commissioni hanno accolto 1849 richieste: a Roma 753; nella provincia di Roma 700; a Latina 273; a Frosinone 58; a Viterbo 18; a Rieti 47. I 1849 elettori, a cui è stato accordato il diritto di voto, hano ricevuto ieri sera sempre via e-mail la comunicazione dell'accoglimento della loro richiesta. Oggi potranno votare come gli altri 300mila laziali che si erano registrati per il primo turno, esibendo nei 697 seggi del Lazio (di cui 245 nella Capitale), oltre a un documento d'identità e alla tessera elettorale, la mail di ammissione. «Il mio pensiero e il mio ringraziamento vanno ai 6.000 volontari, ai giovani democratici, alle donne e agli uomini delle segreterie del Pd che hanno lavorato in modo straordinario, senza sosta anche in queste ore, dando una nuova prova di passione, di servizio per la buona politica e per la democrazia - dice il segretario del Pd Lazio Enrico Gasbarra - Siamo alla vigilia del futuro, e sono certo che insieme, uniti, da domani saremo pronti per dare al Paese una nuova stagione di cambiamento vero, ma soprattutto per portare fuori dalla crisi Roma, il Lazio e l'Italia». Daniele Di Mario

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