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I rampelliani puntano al ribasso

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«Vendiamo l'11%». E cala il gelo Il Pd presenta oltre 9mila emendamenti alla nuova proposta di cessione

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Perla precisione il Pd ha presentato 9.700 sub-emendamenti; Action, Lista Civica Rutelli e Gruppo Misto-Sel ne ne hanno consegnati circa mille; La Destra 311 e uno l'Udc. La novità, forse più importante per gli equilibri di maggioranza è poi la presentazione di tre sub-emendamenti da parte dei consiglieri Pdl, Mollicone, De Priamo e Mennuni. Nel particolare i rampelliani chiedono di far scendere dal 21 all'11 la percentuale delle quote Acea da vendere; di inserire Acea nella costituenda holding e poi il divieto, per 5 anni, di poter comprare altre quote di Acea per chi già detiene più del 2% di quote, direttamente o tramite società controllate. La proposta di istituire un fondo immobiliare e un fondo sulle partecipate sarebbe invece già stata bocciata dall'assessore Lamanda. Una bella "crepa" che si apre all'interno di un Pdl già provato dalla delibera 32, e non solo. La lettera aperta che ieri il consigliere Pdl, Fabrizio Santori ha spedito al sindaco è un altro preoccupante segnale. «Quanto accade in Campidoglio sa di farsa e di giochetti, di equilibri di potere, di timori non ancora sopiti verso alcune frange della sinistra estrema assecondata da taluni membri dell'opposizione in cambio di un quarto d'ora di notorietà. La lettera di richiamo che mi è stata recapitata per i fatti accaduti in Aula Giulio Cesare - scrive Santori che è il consigliere al quale è stata strapapta la camicia - per la quale comunque ringrazio l'ufficio di presidenza perché la ritengo carta da riciclare, è un atto che ha dell'incredibile, in quanto accomuna me, che mi sono soltanto difeso, e la mia immagine pubblica, a quella di chi vive da anni impunito compiendo reati...». La situazione in Aula Giulio Cesare, come se non bastasse, sembra destinata a complicarsi ancora di più. «Da qui ai primi di agosto avremmo circa 18 sedute - calcola il consigliere Udc, Francesco Smedile, tra gli autori dell'emendamento «della pace», l'unico che il partito di Casini ha presentato - pensano davvero di non far votare neanche un emendamento all'opposizione? Poi c'è il bilancio, per il quale sono stati proprogati i termini fino a fine agosto, e infine tutta la sessione urbanistica con delibere importanti per la città che giacciono da mesi. Senza considerare poi che siamo costretti a tacere sulla questione rifiuti perché non si calendarizza un più che urgente consiglio straordinario». Siamo dunque al punto di partenza. O poco più in là. Il Pdl a questo punto sarà costretto a continuare la forzatura d'aula, ma riuscirà a rimanere compatto per portarla a termine? Gran parte del caos di questi ultimi mesi sulla vicenda Acea è causato proprio da un evidente scricchiolio della maggioranza. L'opposizione ne approfitta. Ma da questa partita non usciranno vincitori.

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