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Il Grande Cocomero rischia lo sfratto

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Nonriusciamo a pagare l'affitto al Comune, triplicato negli ultimi anni: le attuali risorse finanziarie dell'associazione non consentono di pagare nemmeno gli arretrati». Dopo il funeral party di Neuropsichiatria infantile, un'altra protesta sbarca a San Lorenzo. A rischio sfratto «Il Grande Cocomero» di via dei Sabelli 88a, l'associazione di volontariato da anni punto di riferimento per gli adolescenti del quartiere e per i piccoli pazienti del reparto neuropsichiatrico del Policlinico Umberto I. I volontari del centro fanno quadrato attorno alla struttura, rivendicando con orgoglio la sua funzione fin dalla nascita nel 1993: una «valida alternativa alla strada» per parecchi giovani. Questo è stato ed è «Il Grande Cocomero»: un centro di aggregazione giovanile che organizza e gestisce laboratori per i ricoverati, che ha strappato sorrisi a tanti ragazzi e ragazze meno fortunati e fatto trascorrere giornate particolari, sfornando attività musicali, teatro, disegno, danza. Stimoli contro alcol e droga dilaganti nel quartiere. Ora tutto questo potrebbe sparire. «510 euro mensile il canone richiesto al 2009, quello che ci possiamo permettere sono 175 euro al mese, con crescita progressiva del debito e quant'altro», spiega Lorenzo, uno dei volontari responsabili della struttura. «Nessuno di noi percepisce stipendi o rimborsi. Le entrate dell'associazione, con le quali si riesce a far fronte alle spese di gestione, derivano dal finanziamento di piccoli progetti o donazioni. Anche la ristrutturazione è stata fatta tutta a spese nostre. Sfruttare la struttura come locale mascherato da associazione non ci è mai sembrata una scelta percorribile». L'appello è al Campidoglio per raccogliere la sfida di far proseguire l'attività del centro tanto importante per i pazienti di Bollea. «Assessori al Patrimonio di diverse Giunte ci hanno fatto promesse mai concretizzate. Veltroni ci aveva parlato di una diminuzione del canone. Speriamo ora ci vengano incontro». Valentina Conti

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