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Ancora via Salviati, ai margini del quartiere di Colli Aniene e ancora i nomadi del campo lì vicino, che nella notte fra martedì e mercoledì, hanno interrotto la strada per almeno due ore con cumuli dati alle fiamme.

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Devochiudere il mio esercizio, licenziare 20 dipendenti e andarmene?». Ieri mattina alcuni residenti si sono riuniti nel ristorante. Oltre a una raccolta di firme per una petizione-denuncia, pensano di organizzare manifestazioni in strada. «Tre mesi fa su via Salviati, hanno preso a sassate la mia auto rompendo parabrezza e un finestrino - ricorda Claudio Mantovani, chef de La Pampa - Lo fanno spesso contro le auto che passano. Ho fatto denuncia ai carabinieri, come altri. Intanto dobbiamo respirare i fumi di cavi e pneumatici dati alle fiamme». «Alle 21,15 circa mi sono dovuta bloccare quasi davanti al campo nomadi: rifiuti, tronchi, frigoriferi, pneumatici messi a bruciare. Ragazzi del campo a tirare pietre – dice Francesca Petruzzi - Ho chiamato le forze dell'ordine: solo dopo un'ora sono comparsi polizia e vigili del fuoco». «Alle 22,20 sono uscita per andare a prendere mia sorella alla stazione Metro di S. Maria del Soccorso – aggiunge Rossella Umbro – Non sono potuta andare avanti. Ieri mattina, ripassando, mi hanno lanciato pietre e alcuni ragazzi minacciavano con delle spranghe». «Ieri la via era ancora piena di robaccia – afferma Sebastiano Sebastiani – La strada è ormai di loro proprietà!». Per comunicare con la città, la gente deve passare per forza davanti al campo. Non bastava il furto dei cavi telefonici: i residenti sono in trappola, la sicurezza non è più garantita. Giuseppe Grifeo

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