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Intervista al sindaco Alemanno "Devono ruotare anche i comandanti"

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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«Devono ruotare anche i comandanti. Solo attraverso la rotazione sistematica di tutte le funzioni della polizia Municipale si possono prevenire situazioni spiacevoli. Perché di prevenzione si parla, e non di punizione, come invece qualcuno ha interpretato l'ordinanza sui trasferimenti (poi ritirata, ndr). Il Corpo della Polizia di Roma Capitale è costituito da migliaia di agenti che svolgono il proprio lavoro onestamente. Non c'è nessuna "Vigilopoli". Anche per questo l'Amministrazione si costituirà parte lesa nel processo a carico delle poche mele marce». Questo il messaggio lanciato dal sindaco Gianni Alemanno a cittadini e vigili urbani nel giorno dell'arresto di due funzionari di polizia accusati di concussione dopo gli esposti della famiglia Bernabei. Si aspettava gli arresti? «Se la magistratura ha scelto queste misure vuol dire che la situazione è più grave di quella ipotizzata all'inizio». Colpito dalla decisione del Giudice? «Colpisce sempre l'arresto di due vigili urbani. Si era capito che c'erano stati comportamenti anomali, ma non credevo fino a questo punto». Secondo i pm la «pretesa di denaro extra era una prassi». Questo cambia il suo punto di vista sulla gravità del fenomeno? «L'inchiesta riguarda un caso specifico. Non c'è nessun elemento che possa far ipotizzare un sistema diffuso nella città. Su questo presunto "sistema" esistono solo teoremi. I cittadini possono stare tranquilli». E cambia la posizione del comandante del Corpo Angelo Giuliani? È ipotizzabile una sua uscita di scena entro l'estate? «Assolutamente no. Perché dovrebbe. Non ci sono scadenze». Il suo vice capo di Gabinetto Nardi ha un nuovo ruolo, qual è? «Il suo compito è coordinare le attività della Municipale con gli altri uffici capitolini sul fronte della sicurezza e del decoro urbano. Bisogna creare una cabina di regia per combattere in modo più efficace piaghe come l'abusivismo commerciale, purtroppo radicato sul territorio. Non c'è alcun legame tra questa decisione e le vicende giudiziarie. D'altra parte, anche nelle precedenti amministrazioni sono esistite figure simili nel Gabinetto». Sul fronte trasferimenti è invece arrivato a un accordo con i sindacati? «Ci siamo dati un tempo massimo che scade ad aprile. Vorrei fosse chiaro che stiamo parlando di rotazioni sistematiche previste nel regolamento. Devono portare i funzionari a occupare diverse funzioni in tempi prestabiliti». Di tutte le funzioni? I sindacati hanno chiesto che siano anche i comandanti dei Gruppi a ruotare... «Sono d'accordo. È un provvedimento che deve riguardare tutti, ad ogni livello, e non solo nel Primo Gruppo. I dirigenti infatti sono già ruotati nell'agosto scorso. Proprio perché vale per tutti, non può essere considerata una decisione punitiva. Bisogna limitare l'impiego nelle stesse funzioni e nello stesso territorio non solo per evitare eccessivi radicamenti ma anche per dare nuove opportunità di crescita professionale. Discorso valido per tutti gli uffici del Campidoglio». I sindacati hanno chiesto di rispolverare quella vecchia idea del vigile di quartiere. Non crede possa legarsi troppo al territorio? «Anche in questo caso si potrebbe ipotizzare la rotazione, magari ogni 6 mesi». Un altro filone dell'inchiesta riguarda il caos licenze commerciali in centro storico. Cosa sta accadendo? «In particolare nel Primo Municipio c'è un problema legato alla burocrazia. Tempi troppo lunghi per le pratiche, norme complesse e di conseguenza poca trasparenza». Ha in mente un piano? «Bisogna eliminare i conflitti di competenza tra gli uffici capitolini e quelli del municipio. In questo senso cercheremo di trovare un'intesa con il presidente Corsetti. Ma non basta. Bisogna lavorare anche con la Regione alla semplificazione delle norme, in particolare quelle riguardanti il commercio». La famiglia Bernabei costituisce una realtà importante nel tessuto economico capitolino. Come ha reagito quando ha saputo che avevano avuto problemi con alcuni vigili urbani? «Sono trasecolato. Fino a quel momento i rapporti dei Bernabei con la polizia municipale sono stati ottimi». Tanto da intitolare uno dei campi di calcio del circolo sportivo della Municipale a Giulio Bernabei. Lei c'era... «Ottimi rapporti fino all'inaugurazione del campo». Ha avuto modo, poi, di incontrare gli imprenditori? «In occasione di alcuni tavoli sul commercio. Mi spiegarono che i rapporti con alcuni vigili urbani si erano incrinato. Spero che gli inquirenti facciano chiarezza su questa storia». Ha annunciato che l'Amministrazione sarà parte lesa nel processo... «È un atto doveroso nei confronti dei cittadini e del Corpo dei vigili urbani».

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