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Promossi i servizi sociali Maglia nera all'Ama

Rifiuti e degrado nella Capitale

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Spesa sotto la media rispetto alle altre grandi città d'Italia. Soprattutto nel caso di nuclei familiari in condizione di fragilità, come l'anziano pensionato solo (457,77 euro) e la coppia giovane in posizione lavorativa precaria, con un figlio e reddito basso (1.180,92 euro). Peggiore servizio: il capitolo rifiuti, con tariffe alte e scarsa efficacia sotto il profilo ambientale. Per farla breve, bocciate raccolta differenziata e discariche. In tema asili nido, migliori della media sia il numero di bambini per educatore sia il prezzo orario dell'asilo nido per famiglie a reddito medio e basso. Su questo fronte, la spesa più bassa si attesta quella delle coppie giovani con basso reddito e un figlio al nido: 656 euro. Trend abbastanza soddisfacente per gli altri servizi analizzati: tpl, taxi, acqua, servizi culturali. È il quadro di sintesi su Roma che emerge dal terzo studio sulla «Spesa delle famiglie per i servizi pubblici locali nel 2011», presentato ieri dall'Agenzia capitolina per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali, presieduta da Paolo Leon. Il confronto è con altre otto città campione (Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze e Bari) che forniscono un'ampia rappresentazione geografica, dal Nord al Sud. Lo studio è ipotizzato su 5 tipologie familiari e si inserisce nel contesto di crisi generale, «dove pesano di gran lunga il taglio ai finanziamenti dei Comuni e i vincoli di bilancio sempre più stringenti», sottolinea Flaminia Violati, ricercatrice senior dell'Agenzia. «Il prezzo al cittadino dei servizi locali - continua - tende, in generale, ad aumentare. In questo senso, assume maggior importanza l'adozione di politiche sociali». Nel caso dell'anziano pensionato, la spesa romana è del 30% inferiore a quella del campione, meno 36% per la coppia di giovani precari con un figlio piccolo. Se la famiglia con un figlio piccolo ha un reddito medio, la Capitale scende in seconda posizione nella graduatoria delle città più economiche; medaglia di bronzo nel caso della famiglia a reddito medio-alto, con due figli grandi (3.765,66 euro). In quarta posizione, c'è la spesa romana della famiglia a basso reddito senza prole (739,91 euro). Roma è, poi, fra le città che offrono migliore qualità dei servizi a prezzi relativamente bassi. Per quanto concerne i mezzi pubblici, l'offerta di posti per chilometro è la più estesa fra le grandi città e i prezzi degli abbonamenti ordinari sotto la media; bene anche le auto bianche, con la densità più alta, ma tariffe urbane sempre sotto la media. Pure inferiori alla media le tariffe idriche (Roma al terzo posto dopo Milano e Torino), con un buon indice di copertura del servizio idrico integrato. La qualità percepita degli asili è molto bassa fra i cittadini e migliora per gli utenti. «Il rapporto contiene un riconoscimento positivo a Roma come una città vicina alle famiglie e dove le condizioni delle famiglie sono mediamente migliori al resto d'Italia. Un giudizio importante che viene da un'agenzia indipendente», il commento del Sindaco Alemanno. E sulla nota dolente riguardante la voce rifiuti: «Non è una novità», dice «e discende, fondamentalmente, dal fatto che l'Ama, storicamente, è stata sempre esclusa dalla parte più pregiata del ciclo dei rifiuti, cioè quello dello smaltimento. Questa situazione deve essere risolta. È un nostro impegno».

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