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Pochi poliziotti e tutti in Centro Cittadini indifesi davanti al crimine

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Sirene spiegate solo tra centro storico e Vaticano. Scrivono un rapporto poco romanzesco e molto criminale la Cgil di Roma e del Lazio, il Silp Cgil nazionale e del Lazio e la Cgil nazionale, che ieri ragionando sui temi della sicurezza e della legalità, hanno sovrapposto la mappatura delle forze di polizia presenti sul territorio al tessuto urbano, facendo di Roma in particolare una radiografia poco rassicurante. Il primo dato allarmante è la sproporzione tra centro e periferie, zone tradizionalmente più difficili e recentemente teatro dei crimini più efferati. Come esempio, basti il raffronto tra I e IV Municipio: 39,2 poliziotti per chilometro quadrato, in pratica 1 agente ogni 232 abitanti nel primo caso, mentre le unità scendono drasticamente nel secondo, dove sono presenti 2,4 agenti per chilometro quadrato, il rapporto è di 1 ogni 2.248 abitanti. Numeri spiegati dallo stesso contesto: l'esigenza di presidiare le istituzioni del centro storico, finisce col gonfiare le stime pur in assenza di reali necessità. Così laddove servirebbero rinforzi mancano uomini e risorse. Una sicurezza al contrario che i sindacati riconducono al climax di violenze nella Capitale. Del «caso Roma» Claudio Di Berardino e Serena Sorrentino per la Cgil e Claudio Giardullo e Cosmo Bianchini per il Silp Cgil, hanno parlato in riferimento alla criminalità organizzata «che dopo essersi infiltrata in questa regione, oggi può contare su un vero e proprio radicamento». I dati snocciolati, elaborazione di Direzione Nazionale Antimafia, Procura e Corte di Appello di Roma, confermano la presenza di almeno 20 cosche mafiose nella solo provincia di Roma, mentre negli ultimi quattro mesi i beni confiscati nel Lazio sono aumentati dell'11%, il 77% del totale nella provincia di Roma ed il 53,3% nel comune: «Un campanello d'allarme – ha detto Di Berardino – si deve intervenire su più fronti, dalle risorse destinate all'inclusione degli immigrati, a Roma azzerate, agli organici di polizia». È del resto il sindacato di polizia a mettere l'accento sull'emergenza più evidente, ovvero la profonda contraddizione tra presenza di agenti e necessità del territorio. L'VIII Municipio, quello più popoloso con 236,581 abitanti per un'estensione di 113,3 chilometri quadrati, in pratica quanto Padova, è agli ultimi posti, con 1 poliziotto ogni 2.200 abitanti. Contabilità che peggiora nelle periferie, quelle più scoperte: Casilino (solo due volanti per una superficie di 113 chilometri quadrati, come quella di Napoli), San Paolo (un solo Commissariato, rispetto ai 6 del Centro storico, e un rapporto tra residenti e forze di polizia di 1 a 1,963), Monte Sacro e Ostia Lido Sacrificio. Addirittura nel XIX, Primavalle-Montemario, mentre sale il numero di omicidi la presenza di poliziotti diventa graficamente impercettibile.

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