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L'Aula discute e gli attivisti di Greenpeace si crocifiggono

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Aessere «in croce», le mani legate al legno con delle corde e i piedi su una pedana, è Paolo Simonini, attivista che già in passato, racconta, ha collaborato con Greenpeace. Indossa un sacco della spazzatura nero con la scritta «Sono uno zero e voglio rifiuti zero». «Starò qui - spiega - finché ci sarà bisogno. Ma l'idea è che ogni giorno ci sia qualcuno su questa croce, che sarà itinerante. La porteremo a Pizzo del Prete, a Riano, a Corcolle. Ogni giorno ci sarà una persona». Ai piedi del «Calvario» c'è uno striscione con scritto: «La rivolta degli Zero: cittadini in croce per la monnezza di Roma». Simonini non è d'accordo sulla discussione della proposta di legge popolare sui rifiuti prevista per l'11 gennaio, dopo cioè la probabile approvazione del Piano: «Nessuno ha interesse a farla approvare, perché si parla di zero discariche e zero termovalorizzatori, settori cioè dove ci sono interessi diretti. Se Alemanno facesse un discorso come De Magistris, di rifiuti zero, e cioè vendesse la spazzatura in Olanda, dove la comprano a caro prezzo, sarebbe molto diverso». La discussione sul Piano rifiuti è ripresa ieri alla Pisana. Circa duecento gli emendamenti e subemendamenti che i consiglieri hanno trovato sui propri scranni. «Uno degli aspetti importanti del Piano rifiuti è quello dell'Ato regionale con i sub-Ato. È una buona soluzione perché significa avere un unico cervello in grado di poter armonizzare contemporaneamente su tutto il territorio regionale un'unica azione di gestione delle politiche dei rifiuti», ha spiegato il presidente dell'Aula Abbruzzese. Intanto resta il rebus sui tempi per l'approvazione, anche a causa della sovrapposizione con la finanziaria che arriverà in aula lunedì. La Polverini ha spiegato che il via libera al Piano potrebbe anche slittare a gennaio. Sulla stessa linea il capogruppo Pd Montino. Ma a una parte consistente del Pdl non va bene e preme per fare presto, approvando il testo in settimana. Il capogrupo Udc Carducci chiede chiarezza e una rapida definizione delle autorità di ambito. Mentre Daniela Valentini (Pd) sottolinea il «rapporto fallimentare» tra Campidoglio e Regione. La seduta riprenderà oggi alle 11. Dan. Dim.

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