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Il Pd nel caos diviso tra chi sbraita e chi ragiona

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Rispondonoparlamentari, consiglieri comunali e regionali, segretario romano e commissario laziale. Una levata di scudi che associa Alemanno a Berlusconi: «Se non conoscessimo la sua storia potremmo dire che Alemanno si sta berlusconizzando nel suo nuovo stile comunicativo - dice il deputato Meta -. Anche lui se la prende con la sinistra e con la stampa ad essa fiancheggiatrice. Ci aspettiamo che, come Berlusconi, arrivi a riesumare i comunisti». Per il senatore Di Giovan Paolo «Alemanno confonde la critica con l'odio»; pesante, come sempre il segretario romano Miccoli: «Alemanno governi se ne è capace. Ma, per favore, una volta nella sua vita si assuma una qualche responsabilità di governo e non scarichi sempre tutto verso gli altri. Sia serio, almeno una volta». Per il commissario del Pd Lazio, Chiti: «Minacciare la rottura delle relazioni con un giornale, è segno forse di stanchezza e nervosismo, mi auguro non di una tendenza a volere condizionare la libertà di stampa: in ogni caso è una reazione sterile e sbagliata, estranea ai principi guida della democrazia e ai doveri di un sindaco. Alemanno anziché vedere complotti a sinistra e congiure della stampa si interroghi su errori e debolezze della sua azione di governo. E se può provi con serietà e umiltà a correggerla». Il capogruppo Pd in Campidoglio, Umberto Marroni parla invece di Alemanno come un «piccolo Berlusconi de'noantri». Il ritornello, a questo punto, è sempre lo stesso. Esponenti del Pdl ribattono a quelli del Pd. C'è però chi esce dal coro e prova ad aprire un ragionamento serio. E vero. È il senatore e membro della direzione nazionale Pd, Lucio D'Ubaldo: «I sondaggi che danno in ripresa Alemanno suonano come una bocciatura della linea sbagliata dell'attuale segreteria romana del partito. L'elettorato evidentemente non apprezza questa opposizione un po' faziosa e inconcludente. Nel Pd occorre una rivoluzione "alla Renzi"». Non è la prima volta che D'Ubaldo richiama a un'opposizione più concreta, solida e seria. Non è la prima volta che, al di là di ruoli e toni, ci si aspetta dal Pd una proposta concreta, un progetto di rilancio, una presa di responsabilità nel governo della città che può e deve essere "pilotata" anche da un'opposizione matura. Questa è la democrazia. Roma è stanca. È vero. Anche e soprattutto di un teatrino quotidiano che non dà frutti. Forse è il caso di riflettere sulle parole di D'Ubaldo: il Pd grida da 4 anni. Alemanno cresce nei sondaggi. Cambiare musica a questo punto può far bene a tutti. Sus. Nov.

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