
Suicida l'artista che analizzava il linguaggio

NellaCapitale la sua prima personale ha come temi la dottrina dei Rosacroce, i riti alchemici e le filosofie esoteriche, incentrati sul mistero della Sfinge, sul mito di Edipo e sulla figura di Duchamp. Temi, come l'altro della massoneria, che torneranno spesso nella sua attigità. Nel 1976 presenta alla Biennale di Venezia l'opera Theatrum, anticipatrice di una ricerca che si protrarrà lungo tutto il corso della sua carriera artistica. Il suo metodo consiste nell'appropriarsi di elementi desunti da altri artisti e dalla storia dell'arte, reinventandoli: crea mediante la citazione, mettendo sotto analisi non il mondo, ma il linguaggio.
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
