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Identikit dai video del market

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Icarabinieri della Compagnia di Civitavecchia stanno facendo di tutto per concludere con successo la caccia all'uomo e assicurare alla giustizia i killer del gestore del distributore al chilometro 43,400 della via Aurelia. Gli uomini agli ordini del capitano Lorenzo Ceccarelli sono stati impegnati per tutta la giornata di ieri in controlli e perquisizioni, alcune anche molto particolareggiate che però, a quanto pare, non hanno dato ancora l'esito sperato. Secondo alcune indiscrezioni, i militari si starebbero concentrando su alcuni pregiudicati dell'hinterland romano. Si starebbero «monitorando» anche diversi cellulari per riuscire a risalire presto ai due malviventi. E intanto sui tavoli degli inquirenti sarebbero giunti anche gli identikit dei due banditi. Si tratterebbe di due uomini tra i 40 e i 50 anni, che indossavano giubbotti scuri e calzavano scarpe da tennis. Uno avrebbe la pelle chiara, l'altro molto più scura (anche se non sarebbe una persona di colore), corporatura media, leggermente più robusto quello che ha sparato. Ma gli inquirenti mantengono un riserbo strettissimo sulle indagini in corso. Alcuni testimoni avrebbero visto in faccia i due balordi poco prima della rapina finita tragicamente, mentre passeggiavano all'interno di un piccolo centro commerciale vicino al distributore. Anzi, a quanto pare le telecamere del megastore li avrebbero «immortalati» poco prima che entrassero in azione. I carabinieri stanno cercando a 360 gradi, dopo aver individuato lo scooter Kymco blu con cui i due sono giunti al distributore della TotalErg di via Aurelia, scooter risultato rubato il 14 luglio scorso nella Capitale. Dopo la «passeggiata» nello store (chissà, forse pensavano di portare a termine un colpo lì dentro ma poi hanno cambiato idea), i due hanno puntato sul distributore e, armi in pugno, l'hanno preso d'assalto. Uno dei due titolari, Mario Cuomo, 62 anni, è stato ammazzato con un colpo alla nuca. Il fratello Giancarlo è stato ferito gravemente da un proiettile che l'ha raggiunto alla spalla. Quest'ultimo è ancora in prognosi riservata al San Camillo: la pallottola, anche se di striscio, ha danneggiato un polmone e, durante l'intervento, l'uomo ha avuto anche un arresto cardiaco. Al momento le sue condizioni sembrano stabili, ma i medici continuano a riservarsi la prognosi.

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