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Egiziano prende a testate e ferisce controllore donna

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Violenzatra le pareti domestiche. Violenza sull'autobus. Vittime, in tutti e tre i casi, donne. Il primo episodio risale a sabato. Protagonista un trentaseienne di origini sarde. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo radiomobile in un appartamento del Nuovo Salario dopo che la sua compagna aveva denunciato l'ennesimo episodio di percosse subite in casa. I militari sono intervenuti dopo aver ricevuto una telefonata della donna: al momento dell'irruzione hanno trovato la poveretta in lacrime e il convivente in evidente stato di ebbrezza. La donna è stata dimessa dai medici dell'ospedale Sandro Pertini con una prognosi di sette giorni per contusioni al viso. Era stata più volte violentata e sottoposta a ripetute estorsioni, invece, una donna che ha infine deciso di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Rignano Flaminio. Le indagini, coordinate dalla Procura di Tivoli, hanno permesso ai militari di raccogliere fondati elementi di colpevolezza sulla base dei quali è stata emessa un'ordinanza cautelare in carcere nei confronti di un romeno di 39 anni. Ma il provvedimento è stato eseguito presso la casa circondariale di Rebibbia, dove l'uomo era recluso per una violenza sessuale consumata a Castelnuovo di Porto l'8 maggio ai danni di una ragazza romana. L'ultimo episodio ha avuto per teatro un bus. È accaduto venerdì. Un egiziano di 33 anni è stato arrestato a Prenestino dai carabinieri del Nucleo Operativo Casilina per aver aggredito un controllore Atac su un mezzo della linea 314. Era la tarda mattinata quando, alla fermata di Largo Preneste, il controllore, una ragazza di 26 anni, è salita sul bus diretto al Colle Prenestino e ha iniziato a verificare i titoli di viaggio. A tale richiesta l'egiziano ha risposto aggredendola con una testata al volto. A quel punto l'autista ha bloccato le porte per evitare la fuga dell'uomo, mentre i passeggeri lo trattenevano e chiamvano con i cellulari 112 e ambulanza. I militari sono saliti sul veicolo pubblico ed hanno ammanettato il noradafricano, che non ha opposto resistenza. Sabato l'arrestato è stato giudicato col rito direttissimo e condannato a un anno e 4 mesi di carcere. La donna, invece, è stata medicata al Pertini. Ha riportato la frattura cranico-nasale e guarirà in 20 giorni. Mau. Gal.

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