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Tutti d'accordo, ma...

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Ciascunoha la propria ricetta per tagliare le spese della politica. Ciascuno dice la sua. Tutto giusto, a patto di non voler derubricare il tutto quando la crisi economica sarà passata sotto la categoria «ultime parole famose». Il commissario del Pd Lazio e senatore Vannino Chiti non ha dubbi: «Il Pd è favorevole a una riforma seria e organica che preveda anche in Regione la riduzione dei costi della politica, sia riorganizzando le indennità, sia superando i vitalizi. È urgente dare subito il segno di un cambiamento di rotta, attraverso la riduzione del numero delle commissioni, eccessivo nella Regione Lazio. Chiederò al gruppo regionale del Pd di adottare l'ordine del giorno sui tagli ai costi della politica, appena approvato dalla direzione nazionale. Chiederemo alla Polverini di pronunciarsi in Consiglio regionale sulla nostra proposta». Anche il leader de La Destra Francesco Storace se la prende con la casta e il 22 luglio ha presentato una proposta di legge regionale per abolire i vitalizi. Un'idea rivendicata dall'Idv Claudio Bucci: «La nostra proposta è stata presentata a ottobre 2010». Anche il consigliere regionale Pdl Antonio Cicchetti ha la propria ricetta: abolire comunità montante («un parcheggio per i non eletti») e università agrarie, un'idea condivisa da Angelo Miele. Sensato. Tutti d'accordo? Macché. Per Luciano Romanzi (Ps) e Mario Perilli (Pd) le comunità montante «si sta speculando eccessivamente» e «vanno tutelate». Il presidente dell'Arall Donato Robilotta va però oltre e chiede la riforma territoriale: «In tal enso l'Arall a settembre avanzerà ai Cal una proposta di legge in Consiglio regionale. Ogni Comune potrà appartenere obbligatoriamente a una sola forma associativa sovracomunale, individuata nell'Unione di Comuni. Gli attuali enti sovracomunali saranno dimezzati. Comunità montane, consorzi di bonifica, parchi regionali, università agrarie saranno soppressi e i compiti passeranno a Comuni e Province». La proposta del consigliere regionale Pd di area cattolico popolare Franco Dalia va oltre: «Meno risorse alla politica, più fondi per l'assistenza ai disabili. I risparmi sui costi della politica siano destinati al finanziamento del sistema di cura e riabilitazione. La riduzione dei fondi e l'introduzione del ticket hanno creato alle famiglie difficoltà enormi. Il sistema dell'assistenza ai disabili è sull'orlo del crack. Le istituzioni fanno pagare la crisi ai più deboli». Dalia e Ponzo hanno così presentato due emendamenti alla manovra di assestamento per l'istituzione d'un capitolo di bilancio da alimentare con i fondi derivati dai risparmi sulle spese della Regione.Dan. Dim.

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