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Si stringe l'anello ferroviario

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Sichiama, comunemente «Cintura Nord» e indica la chiusura dell'anello ferroviario capitolino. È talmente rinomata che figura anche su Wikipedia, l'encilopedia telematica dove si recita: «Con il termine Cintura Nord si indica una linea ferroviaria non completata che dovrebbe costituire la parte settentrionale di una linea di circonvallazione intorno al centro di Roma (denominata anche anello ferroviario, espressione con cui a volte viene indicata impropriamente la stessa Cintura Nord), assieme ai tronchi Roma San Pietro-Roma Ostiense della linea per Viterbo, Roma Ostiense-Roma Tuscolana della Roma-Civitavecchia e Roma Tuscolana-Roma Nomentana della linea per Orte sulla direttrice per Firenze. Dopo i primi progetti presentati alla fine del XIX secolo, a distanza di un ventennio furono parzialmente realizzate due varianti (la prima fu costruita a partire dal 1913 sul tracciato attualmente occupato dalla tangenziale Est), con la seconda (realizzata a partire dagli anni Trenta sull'attuale tracciato) entrata effettivamente in servizio per brevi periodi negli anni Novanta (come collegamento ferroviario allo stadio Olimpico nel corso del campionato del mondo 1990». Due gli ostacoli che hanno tenuto bloccata una delle infrastrutture più importanti per la Capitale: le risorse per la realizzazione e la presenza di circa 60 operatori artigiani situati da oltre 50 anni sull'area del tracciato ferroviario, in corrispondenza di Tor di Quinto lungo via Camposampiero. La chiusura dell'anello risulta fondamentale per il piano merci proveniente da nord che potrà così viaggiare su rotaie per essere distribuito nella Capitale o per altre destinazioni. Gli artigiani e i commercianti tra cui molte officine e lavorazioni di metalli, si sposteranno al Print di Prima Porta, un'area di circa 26 ettari, andando a costituire un nuovo polo dell'artigianato. «Quando si ragiona di interessi urbani di tutta la città spesso ci si scontra con problemi locali che creano situazioni insanabili, o ci sono degli strappi o ci si blocca - ha sostenuto Alemanno - È dal 1993 che la chiusura dell'anello ferroviario è una priorità in tutti i programmi elettorali ma ancora non si riusciva a chiudere l'operazione che facciamo qui. Ora corriamo come dei pazzi, l'Assemblea deliberi al più presto per rendere operativo questo sforzo raggiunto grazie a tanti uomini di buona volontà. Ora la prima cosa che farò sarà telefonare a Moretti per programmare con le Ferrovie la bonifica della zona e l'intervento che dovrà coinvolgere anche altre realtà dello Stato». Le risorse erano bloccate per la presenza degli artigiani. Ora, con una firma si è sono risolti due problemi in uno. Sus. Nov.

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