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«Una bella esperienza se non è vissuta come imposizione»

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Loraccomanda la psichiatra Adelia Lucattini ai genitori che devono preparare i figli alla scelta e alla frequenza del centro estivo, molto prima della fine delle lezioni scolastiche. Attenzione alla scelta del centro estivo che deve essere confacente alle propensioni del ragazzo. «I centri estivi che svolgono attività ludiche di gruppo e artistiche possono costituire un'integrazione positiva rispetto alle attività scolastiche non praticate nel corso dell'anno – spiega la psichiatra – Se i bimbi stanno seduti a svolgere attività didattiche non hanno la possibilità di staccare, di riposarsi e di giocare, arrivando al nuovo anno scolastico senza il recupero psico-fisico dalle fatiche scolastiche». Sì alle attività sportive di gruppo ma no alle attività pre-agonistiche organizzate dai centri sportivi. «I bambini sono felici di frequentare i centri estivi se c'è almeno un loro amico – continua la Lucattini – Difficile altrimenti integrarsi in un gruppo nuovo. Vanno bene le le attività che siano inclini alle loro attitudini. Inutile cercare di fargli imparare a giocare a tennis se gli piace il calcetto». Ideali i centri all'aria aperta organizzati dagli scout, dove vivono a vivere con il gruppo a contatto con la natura. Lau. Can.

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