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«Non scioperiamo ma chiediamo di essere tutelati»

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Machiedono tutele per chi vuole lavorare. Il fronte dei tassisti si spacca davanti alla serrata organizzata da alcune sigle sindacali come segno della delusione nei confronti della politica capitolina. Ma a lanciare un grido di allarme sono 11 sigle sindacali, le più numerose, che volendo garantire un servizio regolare temono di essere bloccati. Uri Taxi e Uri Taxi Lazio, Uil Trasporti, Uti, Cma, Atapl Caai, Ciisa Taxi e altre saranno alla guida insieme con il 3570, radiotaxi Tevere e radiotaxi La Capitale mentre si fermeranno l'Unica Cgil, L'Api, la Federtaxi, la Lega Coop, Mit, Udf Fiumicino e l'Ugl che però sembra divisa. I «collaborativi» incontreranno questa mattina l'assessore capitolino ai trasporti Antonello Aurigemma per chiedergli ciò che hanno già scritto nero su bianco su fax inviati ai comuni di Roma e Fiumicino, alla prefettura di Roma, ai carabinieri e alla Guardia Di Finanza del Leonardo da Vinci e ai presidenti di Camera, Senato e Consiglio dei Ministri. «Quello che chiediamo - ha spiegato il presidente del 3570 e dell'Uri taxi Loreno Bittarelli - è una tutela per chi non vuole scioperare». Il rischio, infatti, è che qualcuno tra gli aderenti alla serrata usi le auto per bloccare il passaggio agli altri. «Ci preoccupa principalmente - ha continuato - l'aeroporto di Fiumicino e per questo chiediamo l'intervento delle istituzioni e delle forze dell'ordine perchè vigilino sulla situazione». Bittarelli ha sottolineato che «la delibera portata in giunta è una ottima base di partenza per potersi finalmente confrontare sulla lotta all'abusivismo e dare incentivi alla categoria. Tuttavia, ribadiamo di non essere d'accordo con la scelta della ricevuta perchè pensiamo debba essere facoltativo». Per quanto riguarda il Campidoglio, l'assessore alla Mobilità ha sottolineato che «il compito dell'Amministrazione è garantire il diritto di scioperare per chi ha giusti diritti da rivendicare, ma allo stesso tempo di fare altrettanto per chi non vuole aderire allo sciopero. Sono convinto - ha aggiunto Antonello Aurigemma - del buonsenso sia dell'una che dell'altra parte e faremo in modo che tutto si svolga nel rispetto delle regole e soprattutto nel luogo autorizzato».

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