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I rifiuti «travolgono» l'Ama. Ma Panzironi resiste

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IlVI Municipio lancia l'allarme sulla «monnezza» che da giorni riempie le strade tra Tuscolana e l'Appia. Così, in una manciata di ore si scopre che la Provincia di Roma ha deciso (da pochi giorni) di chiudere temporaneamente la stazione di trasferenza dei rifiuti indifferenziati di via di Rocca Cencia 273, di proprietà del Colari (Consorzio Laziale Rifiuti). Secondo l'Ama, l'azienda capitolina che si occupa della raccolta, sono mille tonnellate di rifiuti indifferenziati che, ogni giorno, si sono accumulate in strada dalla chiusura della stazione. L'emergenza «tecnica» si risolve in serata, quando Alemanno firma un'ordinanza con la quale consente di utilizzare come area di trasferenza per i rifiuti solidi urbani l'impianto di via Rocca Cencia 301, di proprietà dell'Ama. L'azienda avverte comunque che il trasferimento di uomini e mezzi da un impianto all'altro potrebbe comportare alcuni disagi, ma in questo modo la normalità nell'intera area sarà ripristinata in 3-4 giorni. L'ordinanza avrà effetto per tre mesi e cioè fino a quando l'impianto di Rocca Cencia del Colari non avrà effettuato tutti i lavori necessari per ottenere nuovamente l'autorizzazione da parte della Provincia di Roma. La politica, ovviamente, sguazza. «Sui rifiuti in strada in alcune zone di Roma Alemanno deve spiegare cosa sta succedendo - tuona il segretario romano del Pd, Marco Miccoli -. Perché la città è così sporca? Per Roma si profila un rischio emergenza rifiuti come a Napoli? Come uscire fuori in tempi rapidi dall'emergenza? Alemanno deve delle risposte a Roma». Segue il consigliere capitolino del Pd, Paolo Masini: «Vorremmo far notare che il sito di smistamento rifiuti di Rocca Cencia è chiuso da oggi (ieri ndr), mentre il caos della mondezza in molti settori della città è in atto già da vari giorni. Quindi il sindaco di Roma Alemanno e l'Ad dell'Ama Panzironi evitino il consueto scaricabarile e si assumano le loro responsabilità». Notizia confermata da Palazzo Valentini: «Prima di procedere alla sospensione delle attività dell'impianto, avvenuta nella giornata odierna (ieri ndr), si sono svolti alcuni incontri tra Provincia di Roma e i rappresentanti della Prefettura, di Roma Capitale e della Regione, per individuare soluzioni alternative e adeguate proprio per evitare eventuali problemi nella raccolta dei rifiuti e quindi disagi ai cittadini». L'esame del progetto dell'adeguamento dell'impianto è stato fissato per il 19 maggio. In quella data però si sarà già svolto il primo turno delle amministrative in molti comuni della provincia di Roma. Ma questa sarà certamente una coincidenza. Come quella del rinnovo del Consiglio di amministrazione dell'Ama sul quale si è spostata (dopo l'Atac) la vera battaglia politica. E se un posto per l'Udc nella stanza dei bottoni dell'azienda capitolina è ormai praticamente certo, le altre opposizioni fibrillano. Non solo. La conferma dell'Ad Panzironi, tra i "fedelissimi" del sindaco è messa in forse da più di un ambiente. E a pesare non sarebbe tanto l'avviso di garanzia per parentopoli che ha raggiunto Panzironi quanto una nuova strategia di alleanze che Alemanno sta mettendo in pratica. Sus. Nov.

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