Incidente probatorio sul dna
Ilprocuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Eleonora Fini intendono, in particolare, cristallizzare (dandone valore di prova prima del processo) una serie di elementi (cioè le tracce biologiche) acquisiti dall'esame dei vari reperti posti sotto sequestro per compararli con il dna dei quattro indagati, tre carabinieri e un vigile urbano, accusati di violenza sessuale di gruppo compiuta «su un soggetto comunque sottoposto a limitazioni della libertà personale».
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