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La questura cambia via al corteo Alemanno chiede chiarimenti

Gianni Alemanno, sindaco di Roma

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Bastano poche centinaia di lavoratori sardi che protestano per la salvaguardia del lavoro e Roma va in tilt da piazza Esedra fino a piazza San Pietro. È stata una mattinata campale quella di ieri. Il caos c'è stato quando il percorso dei manifestanti è stato allungato a sorpresa. E con velocissimo effetto pingpong è andata in tilt la viabilità in tutto il centro storico. I pesanti rallentamenti alla circolazione a Piazza Indipendenza e alla stazione Termini hanno avuto ripercussioni da piazza Venezia a via del Corso, dal Lungotevere, fino a Via Veneto. E non sono stati solo i romani intrappolati in auto a perdere la pazienza. Anche il sindaco Gianni Alemanno è sbottato. «Ho manifestato al Questore di Roma tutto il mio disappunto per il modo in cui è stato gestito l'ordine pubblico in occasione della manifestazione dei lavoratori Eurallumina di Portovesme». Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, torna sulla questione dei problemi creati alla viabilità di Roma dai cortei. E chiede un «chiarimento definitivo sulla gestione dell'ordine pubblico» nella città. «Questo corteo era autorizzato soltanto per un percorso poco impattante con il traffico - sottolinea il sindaco - Ma poi, durante la manifestazione, contro il parere del nostro Gabinetto, è stato consentito un altro tratto del percorso al corteo che ha mandato totalmente in tilt il traffico della città». «Ho chiesto al Prefetto di convocare un incontro tra me e il Questore perché non è accettabile che la Capitale venga bloccata dai cortei di poche centinaia di lavoratori - aggiunge Alemanno - Manifestare è legittimo, ma non può essere fatto ai danni dei cittadini romani che rimangono sequestrati nelle loro auto in un traffico impazzito. Ed è per questo che è necessario un chiarimento definitivo sulla gestione dell'ordine pubblico a Roma». E oggi sarà un'altra giornatina. È stato confermato, e per tutto il giorno, lo sciopero generale della Confederazione unitaria di base (Cub) con il corteo che partirà dal ministero del Tesoro. Per quanto riguarda le ferrovie, lo sciopero, iniziato ieri sera, terminerà alle 21, con garanzia delle fasce protette per i pendolari, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, sia per i treni regionali che quelli a lunga percorrenza. Confermato anche lo sciopero della metro A di Roma, dalle 8.30 alle 12.30 indetto da Sulct e Orsa.

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