Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Dopo il bossolo e le minacce al sindaco ecco la scritta sul muro: entra nei Gap

default_image

  • a
  • a
  • a

Lascritta recita: «Entra nei Gap». Un nome che rimanda al movimento che giovedì ha rivendicato il plico con un bossolo di pistola inviato al sindaco Alemanno. Il bossolo di una pallottola di grosso calibro, infatti, era stato rivendicato dai Gruppi di azione patriottica, Gap appunto. La minaccia era legata all'ipotesi di costruire una megadiscarica ad Allumiere. Con la scritta apparsa ieri alla Garbatella, la tensione invece di scendere è aumentata. Per il vicecapogruppo del Pdl in Comune, Giordano Tredicine, «questo episodio impone alla politica a tutti i livelli e alla società civile di recuperare senza indugio il senso della misura. È fondamentale debellare questi focolai di intolleranza e fanatismo». I consiglieri Pdl Andrea De Priamo e Federico Mollicone invitano a «verificare quanto prima l'appartenenza della firma tradizionalmente legata ad ambienti dell'estrema sinistra» e auspicano «che vengano messe in campo tutte le iniziative necessarie a trovare i responsabili e stroncare così ogni possibile focolaio di violenza politica in città». Ma per il presidente dell'XI Municipio, Andrea Catarci, la scritta apparsa sul muro della Garbatella ha tutt'altro significato: «Peccato si sia vecchia di qualche anno e invece dei Gruppi di Azione Patriottica richiama i Gruppi di Acquisto Popolare, lodevole iniziativa di contrasto del carovita». Intanto il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ha criticato duramente il sindaco Alemanno: «Francamente non ho compreso la sua frase, che mi auguro sia una svista che può capitare durante interviste concitate e improvvise». Alemanno, infatti, aveva attribuito alla politica «aggressiva» e «poco responsabile» di certa sinistra quanto è successo. «Il volantino dei Gruppi di azione patriottica - ha detto Alemanno - sembra una spremitura di tante sciocchezze che sono state dette dalle forze del centrosinistra nel corso di questi mesi, e una dialettica più responsabile ci permetterebbe di non mettere in testa idee strane a dei pazzi».

Dai blog