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Il corpo abbandonato all'alba dell'8 marzo

Ardeatina, rilievi sul luogo dove è stato trovato il corpo mutilato di una donna

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Li ha abbandonati all'alba nelle campagne dell'Ardeatina i resti umani della sua vittima, di quella donna dai 20 ai 40 anni di età, ancora senza identità, alla quale l'assassino ha tagliato testa, gambe, rimuovendo gli organi interni e lasciando solo il tronco attraversato da un laccio e trasportato come una borsa nel campo che costeggia via di Porta Medaglia. È l'ultimo dettaglio ricavato dalla Squadra mobile di Vittorio Rizzi su un delitto orrendo e misterioso scoperto la mattina dell'8 marzo. E proprio all'alba di quel giorno l'omicida avrebbe lasciato il tronco con ancora i vestiti addosso. Gli investigatori sono arrivati alla conclusione ascoltando ieri i residenti nei casolari delle zona, raccogliendo testimonianze e sentendo le prostitute che battono la strada: dell'Est, di colore e anche qualche trans. Nei gioni prima nessuno ricorda di aver visto sul terreno visibile dalla strada quel fagotto scuro con le braccia aperte e le mani di donna. Gli agenti hanno passato al setaccio anche due boschetti non molto distanti da via di Porta Medaglia. In uno è stata trovata una poltrona rossa con alcune confezioni di profilattici dove pare si prostituisca un trans. Una tessera dopo l'altra la Mobile sta mettendo insieme il mosaico di questo mistero. Sinora manca il pezzo più importante: l'identità della poveretta. Entro una quindicina di giorni gli investigatori dovrebbero avere la conferma se nelle denunce di scomparsa presentate in Italia figura una donna che corrisponda ai pochi dettagli disponibili: 20-40 anni, europea, indosso vestiti dozzinali e alla mano destra un anello a fascetta. Alle polizie europee sono state inviate le impronte digitali della donna. Inoltre gli investigatori non hanno perso la speranza di ottenere indizi dai tabulati telefonici, semmai l'assassino avesse portato con sé un cellulare. Saranno vagliate anche le immagini registrate dal satellite. Anche l'Unità anticrimini violenti (Uacv) del ministero dell'Interno si sta muovendo mettendo a confronto le modalità dell'omicidio con i delitti precedenti. Forse l'assassino ha lasciato la sua firma.

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