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Perseguitata due volte Muore lo stalker L'ex subentra al maniaco

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.Ce lo suggerisce la vicenda, paradossale, di una signora romana che ha vissuto nove anni sotto il giogo di un stalkeraggio doppiato. Nel 2003 la signora comincia ad essere molestata da un uomo conosciuto per lavoro. Una corte strisciante poi l'assedio fatto di telefonate a vuoto e lettere minatorie anonime. Disperata, la donna si era rivolta agli agenti del commissariato Esposizione che nel giugno 2005 individuano il molestatore e lo arrestano per diffamazione, violazione di domicilio ed installazione di apparecchiature di intercettazione. La signora pensava, così, di poter riappropriarsi della vita. Pia illusione perchè nonostante l'arresto del carnefice le lettere e le telefonate continuavano a essere numerose. Nel 2009 la donna ne aveva collezionato trecento. Quello stesso anno, per motivi di salute, allo stalker furono concessi gli arresti domiciliari. Le persecuzioni continuarono, imperterrite. E non si sono interrotte neanche dopo la morte dell'uomo nell'aprile dello scorso anno. Un incubo e un rompicapo per gli inquirenti a caccia di uno stalker fantasma che s'è permesso pure di inviare al commissariato una lettera anonima di sfida. Gli esami dei tabulati telefonici della vittima hanno però permesso agli agenti di individuare i suoi spostamenti. Nell'ultimo mese lo stalker s'è scatenato con chiamate anonime effettuate da 53 cabine tra San Giovanni e Ciampino. L'ultima in via Santa Croce in Gerusalemme gli è stata fatale. Gli agenti hanno circondato la cabina e l'hanno arrrestato scoprendo che era un ex della vittima. Che ignara, ai tempi dell'amore gli aveva confidato con dovizia di particolari le torture subite del primo maniaco. Così lui, a relazione finita, ha deciso di rimpiazzarlo. Imitandolo talmente bene che alla fine era sorto il dubbio che il molestatore fosse tornato dall'oltretomba. L'ex è stato pure più diabolico perseguitando anche altri membri della famiglia. In alcune lettere, ad esempio, aveva riportato con esattezza giorno per giorno gli orari in cui veniva accompagnato a scuola il nipotino della donna e gli abiti da lui indossati. Perfido, come solo certi ex sanno essere.

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