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Il corteo apre la kermesse. In scena attori in costume e caroselli

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Alcorteo inaugurale, partito alle 17.30 da piazza del Popolo, dove aveva origine la Corsa dei Berberi, hanno assistito moltissime famiglie con bambini al seguito, nonostante la temperatura, già particolarmente rigida in questi giorni, a quell'ora del pomeriggio si fosse abbassata ancor di più. Molti, forse, avrebbero preferito seguire la manifestazione nella prima parte della giornata, con il tepore del sole mattutino, soprattutto i più piccoli che, ormai un po' stanchi e infreddoliti, non hanno potuto sfoggiare al meglio le proprie maschere, nascoste sotto sciarpe e cappotti pesanti. Tuttavia, l'attenzione sulla kermesse è rimasta alta fino all'ultimo minuto, quando finalmente si sono aperte le danze. In scena 130 cavalli, 20 carrozze, 160 figuranti tra cui attori in costume, artisti equestri, butteri laziali, gruppi storici e caroselli. Non sono mancati anche i corpi militari: dai Corazzieri alla fanfara a cavallo dell'ottavo reggimento dei lancieri di Montebello, fino a Carabinieri, Polizia e Corpo Forestale dello Stato, per un «viaggio nel tempo» che da piazza del Popolo ha raggiunto via del Corso, via Tomacelli e via di Ripetta fino a tornare nella storica piazza del Valadier. L'edizione di quest'anno, gemellata con il Carnevale di Viareggio e quello di San Pietroburgo, secondo l'assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini è «aumentata in qualità, diminuendo la spesa». Il nostro investimento totale è stato pari a 800 mila euro per tutta la manifestazione - ha precisato l'assessore, intervenuto durante la grande festa in maschera - mentre lo scorso anno la spesa fu di un milione e 200 mila euro». Considerata una «scommessa vinta» anche dal presidente della commissione Cultura Federico Mollicone «perché - ha detto - nell'immaginario del nostro carnevale c'è tutta la nostra tradizione».

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