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Domani vertice al Viminale per il nuovo piano

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«Troppotardi» per un'opposizione che sembra non accontentarsi mai e che continua a battere il ferro finché è caldo. Aiutata in questo da una maggioranza che ogni giorno riserva qualche sorpresa. L'atteggiamento sembra lo stesso dell'opposizione: cavalcare il problema dei nomadi per ottenere consensi o mandare messaggi più o meno interni. Il fine comunque è unico: attaccare il sindaco. Accade così che il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro dalle pagine del Corriere della Sera, sferri un attacco durissimo ad Alemanno, definendo la sua gestione dei nomadi «dilettantesca». Non la prende bene Alemanno: «Giro non sa cosa di parla», mentre l'intervento di Fabrizio Cicchitto riporta a un clima quasi «normale». Dopo poco, infatti, arrivano le scuse pubbliche di Giro. Un altro giorno di ordinaria follia, verrebbe da dire, trascorso a suon di note stampa tra maggioranza e opposizione, tra maggioranza e maggioranza, tra opposizione e opposizione. Intanto il direttore della Caritas diocesana, Enrico Feroci ha constatato di persona lo stato dei micro campi abusivi: «Sono rimasto sconcertato dall'ambiente in cui vivono i rom. Bisogna togliere le persone da questo degrado impressionante. Serve mettersi attorno ad un tavolo per capire che fare di queste 7 mila persone e quale dovrà essere il loro futuro tra 15 anni. Serve una progettualità per far sì che non accada quello che è successo nei giorni scorsi». Consapevole Alemanno che ribadisce: «Ogni giorno che passa può essere pericoloso per chi ancora vive nei campi abusivi e quindi la nostra richiesta è quella di operare più rapidamente per creare le tendopoli provvisorie dove alloggiare i rom sgomberati dai micro-accampamenti». E quasi come i giorni che precedono un esame importante, si attende il vertice di domani al Viminale. «La riunione sarà decisiva - dice il sindaco ricordando che andrà solo il prefetto Pecoraro - noi stiamo elaborando un progetto che gli consegneremo. L'ultima parola rispetto a questa emergenza spetta soltanto al prefetto». Difficile dire se basterà a sancire una svolta attesa da anni. Sus. Nov.

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