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Bardem irresistibile in una vita spericolata

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Locompie, in una Barcellona altrettanto oscura, volutamente senza sole né bellezze, un personaggio che chiude in sé ogni contraddizione. Ha due figli piccoli, che accudisce e che adora, ma si è distaccato dalla moglie sia per le sue infedeltà sia per una malattia mentale cui deve una sorta di instabilità quasi ossessiva. Di mestiere fa il bandito da strada perché accumula denaro sovrintendendo a un turpe mercato di clandestini, soprattutto cinesi, che accetta di vedere sottoposti dai suoi complici ad angherie disumane, pronto però nello stesso tempo a commuoversi quando, per un incidente da lui stesso involontariamente provocato, ne vedrà parecchi morire in una cantina invasa dal gas. Mentre egli stesso sa di dover presto morire perché colpito da una malattia pericolosa diagnosticata in ritardo… Ci ha raccontato questo personaggio, in un film spagnolo, il regista messicano Alejandro Gonzáles Iñárritu che di recente in "Babel", realizzato invece a Hollywood, si era sbizzarrito ad esporci le contraddizioni della vita mettendo l'accento su personaggi vari sorpresi in luoghi e in situazioni collegati fra loro solo dal caso. Qui, al contrario, tutto è sul protagonista, quasi sempre al centro di ogni scena, riservando spazi agli altri personaggi solo quando si riferiscono direttamente a lui, ai suoi problemi e ai suoi aspetti psicologici che variano di continuo. In cifre in cui l'ansia e addirittura l'angoscia predominano. Qua in attesa e con la paura della morte in arrivo, là nella rappresentazione di quella tratta fosca di clandestini in cui, ad ogni svolta, cova il dramma, esacerbato da quelle cornici che, appunto, proponendoci una Barcellona inedita, torva, cupa, miserabile, ne fanno quasi un personaggio a sé stante, non dissimile dallo sfacelo e dallo squallore degli altri. Anche se, specie al momento di concludere, l'aspra durezza realistica dell'insieme, con le sue immagini nere e spesso psichedeliche, rischia di accettare momenti intrisi di un facile sentimentalismo, in opposizione con il resto. Lo riscatta, però, l'interpretazione di Xavier Bardem nei panni del protagonista: una maschera di dolore e furore che può travolgere.

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